Sono cresciuta in una famiglia cristiana, ma a tredici anni mi sono dichiarata atea. A diciotto ho lasciato la mia famiglia a Rio de Janeiro e sono partita con uno zaino per vedere il mondo. Ho visitato la Gran Bretagna, poi ho attraversato la Manica e ho preso un autobus che mi ha portato in India, attraverso la Turchia, l’Iran, l’Afghanistan e il Pakistan. Ho imparato che in arabo si usa la stessa espressione, as-salamu alaykum – la pace di Dio sia con te – per dire ciao e arrivederci. Una volta, in un paesino in Afghanistan ho sentito un ragazzino cantare una bella canzone nella sartoria di suo padre. Quando gli ho chiesto cosa stesse cantando, mi ha risposto: «Il Corano, naturalmente». Arrivata a Goa mi sono fermata con un gruppo di ragazzi francesi che stavano seduti nella loro capanna e passavano ore a contemplare silenziosamente una candela accesa sul tavolo.

Mi ricordo di aver pensato: Ci deve essere un Dio. In tutti i posti in cui vado ci sono persone che lo cercano. Ben presto ho ritrovato le mie radici cristiane e sono diventata una missionaria. È stato allora che ho imparato che cosa vuol dire veramente avere fede.

Nella mia esperienza, quando passi uno per uno gli esami della vita, ti accorgi che la fede ti fa cenno di proseguire. Ti fa andare avanti quando gli ostacoli e lo scoraggiamento ti gridano che dovresti arrenderti. È una piccola voce che in mezzo al tumulto ti dice che tutto andrà bene. La fede aumenta in mezzo alle sfide che superiamo giorno per giorno.

Se pensi che la tua fede sia ancora poca, ricorda ciò che disse Gesù. Anche se la tua fede è piccola come un granello di senape, può lo stesso spostare una montagna. 1

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La risurrezione completa l’inaugurazione del regno di Dio. […] È l’avvenimento decisivo che dimostra che il regno di Dio è davvero venuto in terra come in cielo. […] Il messaggio della Pasqua è che il nuovo mondo di Dio è stato rivelato da Gesù Cristo e che ora sei invitato a farne parte. —N. T. Wright (n. 1948)

Gesù, credo che sei il Figlio di Dio, che sei morto sulla croce al mio posto e che sei risorto dai morti. Ti prego di donarmi il perdono, così che potrò vivere per sempre in pace con Te.

  1. Matteo 17,20.