Non molto tempo fa avevo un grosso progetto su cui lavorare da casa. Era mia responsabilità e aveva una scadenza urgente. Dopo appena un paio d’ore, però, ho cominciato ad avere un leggero mal di testa. Dopo qualche minuto, era diventato un’emicrania intensa che mi martellava come non m’era mai successo. Ho appoggiato la testa alla scrivania ma poi ho scoperto che non riuscivo più a sollevarla. Mi si è annebbiata vista e la mia mente si è confusa. In qualche modo sono arrivato vacillando in camera mia e sono crollato sul letto. Sentivo il cuore rimbombarmi nelle orecchie e sembrava che gli occhi stessero per uscirmi dalla testa. Ho gridato «Signore, aiutami!» e dopo qualche minuto mi sono addormentato.

Più tardi mi sono svegliato sentendomi molto meglio. Mi sono rimesso al lavoro e ben presto mi sono dimenticato dell’intera faccenda. Solo per un po’, perché la mattina dopo mi ha colpito di nuovo. E il giorno dopo – e il giorno dopo ancora. Ho fatto qualche progresso prendendo delle pastiglie contro il mal di testa, ma non sono riuscito a fermare il continuo dolore. Perfino quando si alleviava leggermente, mi preoccupavo che riprendesse. Anche se continuavo a pregare di poter guarire, ero anche stressato all’idea della scadenza e di come avrei potuto completare il mio lavoro in tempo.

Improvvisamente mi sono reso conto che stavo prendendo il mio lavoro nel modo sbagliato. Certo, avevo pregato prima di iniziare, ma solo per abitudine. Poi avevo continuato con le mie sole forze, promettendo in continuazione a me stesso che l’avrei fatto. In realtà, la preoccupazione e lo stress hanno fatto parte del mio lavoro per molto tempo.

Così, mi sono preso alcuni minuti per rilassarmi e collegarmi a Gesù in preghiera prima di ricominciare. Sorprendentemente il mio lavoro ha cominciato a scorrere, i problemi si sono risolti e ho fatto dei progressi. Dopo alcune ore, ho notato che non sentivo più il dolore. Il mal di testa era sparito.

In pochi giorni ho completato il mio progetto, con successo e in anticipo. Il mal di testa non è più ritornato e tutto il mio comportamento è cambiato. Quell’emicrania era troppo per me ma non per Gesù. Adesso, quando un lavoro sembra troppo grande, scambio il mio «lo farò» con un fiducioso «lo farà», lasciando che sia Lui a fare il lavoro pesante per me.1

  1. Vedi 1 Pietro 5.7