La Bibbia paragona la nostra vita a una gara corsa davanti a migliaia di spettatori: «Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta» (Ebrei 12:1).

Mi piace correre. Circa sedici anni fa, quando dovevo perdere peso, ho provato a correre tutti i giorni. Alla fine, ho sviluppato resistenza e sono riuscito a correre circa sei chilometri in 30 minuti. Poi ho avuto un incidente; sono caduto dal secondo piano di casa nostra mentre cercavo di aiutare qualcuno che era rimasto chiuso fuori dalla sua stanza. Ho finito col rompermi il calcagno; una rottura scomposta, circa nove pezzi. Più altri danni. Ho zoppicato per due anni, dopo di che ho subito un intervento chirurgico, ma anche dopo essermi ripreso, ho capito che i miei giorni di corse erano finiti.

Parlando della sua vita, Paolo disse: «Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede» (2 Timoteo 4:7). È una metafora, tuttavia calza a pennello, perché chiunque abbia mai fatto una corsa sa che ci vogliono tempo e pratica per riuscire a correre qualsiasi distanza. A volte bisogna lottare per continuare. Bisogna sviluppare resistenza, bisogna accrescere la forza e bisogna coltivare la forza mentale. Lo stesso vale per la vita.

Dopo il mio incidente ho dovuto trovare nuovi metodi per fare esercizio ed è stato allora che ho cominciato ad andare in bicicletta, cosa che faccio ormai da anni. Nel frattempo, ho anche dovuto rivalutare la mia vita e il mio lavoro per Dio, perché l’incidente ha imposto alcuni limiti a ciò che ero in grado di fare.

Ho cominciato a vedere il periodo della mia vita dopo l’incidente come un momento in cui Dio è riuscito ad addestrarmi più completamente a correre la corsa della vita con Lui come allenatore e guida. Ho dovuto accettare lezioni di pazienza, ottimismo ed empatia per gli altri, oltre a chiedere forza a Dio. Tutte qualità con le quali fino a quel momento avevo avuto alcune difficoltà.

Anche se provo ancora dolori ogni tanto, riconosco i tanti risultati buoni di questo periodo difficile. Credo di essere riuscito, con l’aiuto di Dio, a superare molte delle difficoltà fisiche e anche a sviluppare un carattere più forte. Attraverso questa esperienza sono diventato un atleta migliore nella maratona della vita e posso correre con perseveranza, fissando lo sguardo su Gesù: è Lui che mi fa andare avanti.

Ecco un altro brano di Paolo, in cui paragona la nostra vita di servizio a Cristo a come gli atleti devono essere seri e disciplinati nel metodo di allenamento, disposti a sacrificarsi e a rinunciare alle cose che impediscono loro di essere dei vincitori.

Non sapete che coloro i quali corrono nello stadio, corrono tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte in modo da riportarlo. Chiunque fa l’atleta è temperato in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, per una incorruttibile. Io quindi corro così; non in modo incerto; lotto al pugilato, ma non come chi batte l’aria; anzi, tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso sia squalificato. —1 Corinzi 9:24-27

Dio ti benedica mentre continui la tua maratona della vita!

Se vuoi correre la corsa della vita con Gesù come allenatore, guida e Salvatore, puoi aprire il tuo cuore a Lui con questa semplice preghiera:

Caro Gesù, ti prego di perdonare i miei peccati. Credo che sei morto per me e ti invito a entrare nella mia vita. Riempimi del tuo amore e del tuo Spirito Santo. Aiutami ad amare Te e gli altri e a vivere secondo la verità contenuta nella Bibbia. Amen.