È Natale, ed io adoro cantare! È un’azione quasi inconscia, a questo punto. Che io stia camminando, sia seduta o sia al telefono, mi metto a cantare. È una cosa che faccio tutto l’anno, ma quando arriva il Natale canto ancora di più. Mi piacciono le parole delle classiche canzoni natalizie e mi piace il fatto di poter cantare liberamente su un messaggio tanto prezioso senza che altri pensino sia strano, perché è Natale!

Una canzone in particolare mi rimane sempre in testa per settimane e settimane, anche dopo. Ha una bella melodia e mi diverte cantarla. Ecco come fa:

Cos’è il Natale, tu lo sai?
Bei regali e giocattoli brillanti
in pacchi colorati per bimbi e bimbe?
Vischio, luci sfavillanti e alberi di Natale?
Non sono questi a fare il Natale.
Sono sicura che sia qualcosa di più.

Poi un crescendo introduce il ritornello, che dice che Gesù nacque tanti anni fa ed è quello a fare il Natale.

Un’altra canzone natalizia che mi piace manifesta un sentimento simile e quando ero giovane la cantavo con un gruppo per degli spettacoli. Altri numeri di ballo, poesie e recite facevano parte dello spettacolo, ma tutti sapevamo che volevamo dare il nostro meglio per questa canzone. La parte che preferivo diceva:

Quando le luci delle feste si spegneranno,
continuerai a ricordarti di Lui?
Quando le decorazioni saranno messe via,
rimarrà con te lo spirito del Natale?

Ogni volta che la cantavamo, questa canzone faceva venire le lacrime agli occhi a molti. Tante persone venivano da noi in seguito per dirci che le aveva commosse. L’idea che l’amore che il Natale dovrebbe aiutarci ad avere possa essere impacchettato e messo via con tutti i fronzoli e le decorazioni colpisce davvero. Molti tra il pubblico capivano il concetto di poter perdere l’intimità con Dio che avevano provato, non appena il mondo fosse passato alla festa successiva e i negozi si fossero preparati per qualche altra occasione per fare soldi.

Sempre di più sento persone dire che il Natale non è più quello di una volta, perché è diventato troppo commerciale. Per me, il Natale non è questione di decorazioni, pranzi, cene o regali, ma di amore, di una prova della natura amorevole di Dio manifestata nel regalo che ci ha fatto con suo Figlio. Tutto il resto è brillante e importante… ma superfluo.  Nessuna di quelle cose rappresenta il Natale. Non c’entrano.

Può essere difficile controbattere al messaggio del regalo perfetto, della composizione perfetta, dell’albero perfetto e così via. Tutti soccombiamo a quella pressione di tanto in tanto, ma quando ti trovi in una simile situazione e riempi automaticamente il Natale di attività prive di significato e di tutte le sue manifestazioni esteriori, prenditi una pausa. Rileggi la storia della nascita di Gesù e meditaci sopra per un po’. È quello il significato del Natale — e vale la pena di cantarlo e celebrarlo!

Metti il vero significato del Natale al centro della tua mente e del tuo cuore per tutto quel mese, così che, qualsiasi altra cosa il mondo faccia, potremo festeggiare il compleanno di Gesù come si merita.