Conosco una coppia di nonni che hanno una casa con antiche sedie a dondolo, arrangiamenti floreali elaborati e tappeti bordeaux. Oltre a essere una casalinga esperta, una cantante d’opera e una giardiniera attenta, la signora anziana che chiamavamo affettuosamente Nonna era una cuoca eccellente.

Uno dei suoi piatti preferiti era un pollo arrosto delizioso, con patate al forno, sapori e contorni vari. La nonna era cresciuta con la convinzione che le cosce fossero la parte più desiderabile del pollo, con la carne più tenera e succulenta. Le piacevano molto, ma quando tagliava il mezzo pollo che condivideva con il nonno, le dava sempre a lui.

Il nonno, un illustre giudice, aveva una natura silenziosa, passava la maggior parte del giorno a leggere documenti relativi al suo lavoro e libri dalla sua vasta biblioteca. Ogni volta che la nonna gli serviva del cibo, rispondeva sempre con un «grazie» pacato.

Finché un giorno, dopo alcuni anni di matrimonio, lui le chiese cortesemente: «Questa volta sarebbe possibile avere l’altro pezzo?» Poi le spiegò che in realtà preferiva il petto.

La richiesta sorprese la nonna. Tutto quel tempo aveva dato per scontato che la coscia era la parte migliore e l’aveva data volentieri al nonno. Allo stesso modo, lui pensava che lei preferisse il petto, così lo lasciava volentieri a lei. Si fecero una bella risata e da quel momento entrambi mangiarono la parte che preferivano.

Il loro matrimonio è durato più di cinquant’anni, perché entrambi erano decisi a seguire questo principio: «Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso, cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri. ».1

Onestà e bontà sono tra le qualità più importanti per avere successo nei rapporti con gli altri.

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Penso che la bontà sia probabilmente la qualità principale in un essere umano. La metto al primo posto, davanti a cose come coraggio, audacia, generosità o qualsiasi altra cosa. —Roald Dahl (1916–1990)

Diffondete amore dovunque andate. Non lasciate che una persona venga da voi e se ne vada senza essere più felice. —Madre Teresa (1910–1997)

  1. Filippesi 2,4 NR