Questa mattina stavo ascoltando un podcast sull’amicizia. Il podcaster parlava di una volta in cui stava passando un momento difficile e, dopo aver ricevuto alcune notizie che sembravano confermare il suo punto di vista, ne aveva parlato a un amico. A quanto pare, il suo amico aveva reagito bruscamente, praticamente dicendogli di non lasciarsi prendere dalla sua tendenza al pessimismo. Il podcaster diceva che, anche se all’inizio si era sentito molto offeso dalla risposta del suo amico e dal tono con cui l’aveva data, alla fine quella risposta aveva cambiato il suo modo di vedere le cose e l’aveva messo sulla strada della vittoria.
Questa storia mi ha colpito perché ho avuto un’esperienza abbastanza simile. Una persona che pensavo sarebbe stata comprensiva mi ha risposto in un modo che all’epoca mi è sembrato scortese; in seguito, però, ho capito che stava solo cercando di aiutarmi e di impedire che seguissi una strada sbagliata o accettassi una bugia. La Bibbia dice: «Fedeli sono le ferite di un amico» (Proverbi 27:6) e penso che significhi che un vero amico ti vuole abbastanza bene da dirti la verità, anche se lui o lei sa che potrebbe non essere accettata o che potrebbe danneggiare la vostra amicizia. I veri amici sono disposti a farlo perché sono interessati a te e non solo a se stessi e alle proprie comodità. Il versetto biblico continua dicendo: «…ma ingannevoli sono i baci di un nemico». Solo perché qualcuno è sempre disposto a concordare con te, a lusingarti o a dire di sì non vuole per forza dire che gli sta a cuore il tuo interesse.
Stavo pensando al clima sociale di oggi, quando è diventato così importante non ferire o turbare nessuno o dire cose che potrebbero essere fraintese o criticate. Dobbiamo stare attenti a non cadere nella trappola di ascoltare solo le opinioni che coincidono con le nostre, o circondarci di amici o colleghi che ci dicono sempre quello che vogliamo ascoltare. Credo che la maggior parte di noi si renda conto che non sempre le nostre decisioni o opinioni sono giuste, perciò è importante essere disposti a venire corretti o contraddetti, specialmente da persone che sappiamo che ci vogliono bene e si preoccupano per noi.
Nella sua lettera a Timoteo, l’apostolo Paolo gli dice: «Predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza» (2 Timoteo 4:2). In altre parole, non solo dovremmo essere disposti ad ascoltare gli amici che ci dicono la verità, ma dovremmo anche essere noi il tipo di amici che dicono una verità scomoda, facendolo con pazienza e delicatezza.
Un buon esempio di questo è la storia di Roboamo, figlio del re Salomone. Quando stava per essere incoronato re, il popolo gli fece alcune richieste. Ne parlò ai suoi consiglieri più anziani che gli raccomandarono di dare ascolto al popolo. Lui però si rivolse ai suoi amici più giovani e decise di seguire il loro consiglio di essere duro e non cedere alle richieste della gente. Ovviamente gli piacevano di più i consigli degli amici, perché probabilmente lo facevano sentire più potente. Alla fine, tuttavia, perse la maggior parte del regno perché scelse di ascoltare quelli che gli dicevano ciò che voleva ascoltare, invece dei suoi saggi consiglieri anziani. (Vedi 2 Cronache 10:1-19.)
«L’olio e il profumo rallegrano il cuore; così fa la dolcezza di un amico con i suoi consigli cordiali» (Proverbi 27:9). Prego di poter essere io stesso un buon amico e che Dio dia a tutti noi dei buoni amici che possano esserci di sostegno e aiuto, sia nei momenti buoni che in quelli difficili.