«Come la cerva desidera i corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio. L’anima mia è assetata di Dio, del Dio vivente; quando verrò e comparirò alla presenza di Dio?»1

Adoro questa preghiera perché esprime un bisogno di Dio a livello primario, come una cerva in cerca d’acqua. La sete è una reazione involontaria, un bisogno che va soddisfatto.

Mi ci è voluto molto tempo per capire che il bisogno di una relazione con Dio è innato nella mia anima. Non è una cosa che debba creare io, devo solo riconoscerla. Per anni sono stata in ansia per il mio rapporto con Dio, cercando di definire cosa fosse un rapporto “stretto”.

Quello che in realtà cercavo era una formula, perché non capivo l’essenza di un rapporto. Quindici minuti di preghiera più trenta minuti di lettura della Bibbia costituiscono un rapporto stretto? Se ci aggiungo un buono di trenta minuti di discussioni spirituali in gruppo? Conta solo se cerco di ascolta il sussurro di Dio nel mio cuore? Ma come faccio a sapere che la voce che sento è la sua? Come posso essere certa che Lui e io abbiamo veramente una “relazione”?

Il termine ebraico yada significa “conoscere”. La parola, però, non si riferisce a conoscenze, fatti memorizzati, formule e definizioni. Parla di intimità, scoperta e comprensione. È una parola che appare spesso nelle Scritture; per esempio: «Yada-lo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri».2

Penso voglia dire che più a fondo conosciamo Dio, più riconosciamo le sue vie, la sua verità e le sue meraviglie. E più lo riconosceremo in un bel tramonto, in una conversazione, in una risata insieme, in un boccone delizioso, un abbraccio, una bella musica, una buona tazzina di caffè, un dibattito intenso ma rispettoso, un esercizio fisico impegnativo, in scuse umili, in un problema risolto, in notizie buone e perfino meno buone, negli inizi e nelle fini della vita.

Il mio cuore — come il tuo — è libero di cercare Dio. La sua parola ci dice che: «Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore».3 La sua Parola è sincera e viva, affidabile e sicura. Lui vuole semplicemente che lo cerchiamo, che lo yada–mo, così che potrà appianare i nostri sentieri e dirigerci verso una vita più completa possibile.

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Conosci già Gesù? Puoi farlo oggi invitandolo a entrare nella tua vita:

Caro Gesù, credo che sei il Figlio di Dio e sei morto per me. Ti prego di perdonare le cose sbagliate che ho fatto; entra nel mio cuore per farmi vivere eternamente con Te. Riempimi del tuo Spirito Santo. Aiutami a conoscerti meglio leggendo la tua Parola. Amen.


  1. Salmi 42,1-2 NR
  2. Proverbi 3,6
  3. Geremia 29,13