La Bibbia parla molto dell’effetto che hanno le nostre parole. Uno dei miei versetti preferiti è: «Signore, poni una guardia davanti alla mia bocca».1 Ovviamente la Bibbia fu scritta molto prima dell’epoca moderna, con i suoi social media e le sue app, quindi non parla delle mie possibilità di aiutare o danneggiare quando uso le dita per scrivere dei messaggi. Qualche tempo fa ho avuto un’esperienza che mi ha insegnato che l’ammonimento biblico riguardante la lingua dovrebbe aiutarmi a scrivere con lo stesso atteggiamento di preghiera e prudenza.
Stavo lavorando a un certo progetto con altri tre colleghi e a causa dei nostri orari caotici spesso comunicavamo via Facebook Messenger. In una certa occasione, John è stato inaspettatamente assente da un’importante discussione online e di conseguenza non abbiamo potuto prendere decisioni senza le informazioni che lui aveva la responsabilità di darci.
Esasperata per la sua assenza inspiegabile e il nostro tempo sprecato, ho sparato un commento nella chat di gruppo: «Odio cercare di fare discussioni di gruppo quando uno dei nostri membri è assente!»
Fino a quel punto John era stato un collega responsabile e collaborativo, ma qualche tempo dopo questa sua assenza ha perso interesse a partecipare. In seguito ho sentito da un comune amico che il giorno di quell’appuntamento importante John aveva avuto degli impegni urgenti e non era stata sua intenzione venir meno al suo impegno con il progetto. Si era sentito ferito dal mio sfogo e aveva quasi deciso di lasciare il gruppo.
Mi sono resa conto che se ne avessimo parlato faccia a faccia, probabilmente non sarei esplosa con quel commento. Invece, con il senso di sicurezza causato dalla barriera della tastiera, mi ero sentita libera di venirmene fuori con la prima cosa che mi era passata per la mente. A prescindere che la mia frustrazione fosse giustificata o no, mi sono resa conto che devo imparare la mia lezione. «Signore, poni una guardia davanti alle mie dita; sorveglia le mie mani mentre messaggio!»
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In che modo cambierebbe la tua vita se smettessi di fare supposizioni critiche e negative sulle persone che incontri? Sia questo il giorno in cui cerchi il bene in tutti quelli che incontri, e che rispetti il loro cammino. ―Steve Maraboli (n. 1975)
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