Ho una confessione da fare: mi piace vincere! Che si tratti di sport, giochi da tavolo, o —purtroppo — una discussione, la mia competitività ha sempre la meglio e devo cercare di uscirne vincitore. Nessun gioco è troppo semplice per me, quando si tratta di provare ad avere il vantaggio. Ho perfino escogitato delle strategie (per lo più inutili!) per vincere al gioco dell’oca o a rubamazzetto.
Mi piace anche sentire o leggere di persone che sono dei «vincitori» in campi o situazioni particolari: medici che fanno importanti scoperte nella medicina, inventori che escogitano cose a cui nessun altro ha pensato, leader che trovano soluzioni a problemi apparentemente insolubili, squadre sportive che trionfano contro ogni probabilità e così via…
Ci sono innumerevoli siti web, libri, articoli, conferenzieri ecc. che promettono di aiutarti a «sviluppare il tuo potenziale» e metterti sulla corsia del vincitore. La Parola di Dio parla anche di miglioramento, crescita, sviluppo e di come diventare vincitori: «In tutte queste cose noi otteniamo la più completa vittoria, grazie a Cristo».[Romani 8,37 TILC.]
Ovviamente, agli occhi di Dio vincere è una cosa molto diversa dal tipo di vittoria promossa dalla società nel suo complesso. Dio misura le conquiste con una serie di regole completamente diverse. Nel gioco della vita segniamo dei punti quando permettiamo a Gesù di esprimersi attraverso le nostre azioni e le nostre parole, quando giochiamo con carattere e impegno, quando facciamo del nostro meglio con qualsiasi talento e in qualsiasi compito ci dia, e amando le persone che mette sulla nostra strada.
Soprattutto, agli occhi del nostro amorevole Padre siamo già dei vincitori, anche se magari non ci riteniamo tali: «Voi appartenete a Dio, cari figlioli, e avete già vinto».[Vedi 1 Giovanni 4,4.]
Ci vediamo sul podio!