Da qualche tempo organizziamo spettacoli benefici nella nostra bella città di Granada. In una particolare occasione ci siamo esibiti in una casa per anziani. Dopo le solite canzoni, le danze e uno spettacolo di burattini, ho deciso di concludere con un’illustrazioni sui veri valori. Ecco com’è andata:
«Immaginate che regali questo», ho chiesto al pubblico, mostrando loro un biglietto da €20, «chi lo vorrebbe?»
Tutti hanno alzato la mano.
«E se facessi così?» Ho accartocciato la banconota e ho ripetuto la domanda. Tutte le mani sono rimaste alzate.
Poi ho gettato per terra i soldi e li ho calpestati. Li ho raccolti e ho detto: «E adesso?»
Alcune persone schizzinose si sono tirate indietro, ma quasi tutte hanno alzato di nuovo la mano.
«Ricordiamoci che noi siamo come questo biglietto. A volte la vita ci strapazza e ci sporca, ma agli occhi di Dio non perdiamo mai il nostro valore come individui». Gli applausi mi hanno commosso, ma il meglio è venuto dopo.
Alla fine dello spettacolo, mentre mettevamo via le nostre cose, una donna si è avvicinata e mi ha chiesto se potevamo parlare in privato. Siamo andati in un’altra stanza e con le lacrime gli occhi lei mi ha stretto le mani, ringraziandomi profusamente, e mi ha detto: «I miei figli mi hanno portato qui e si sono dimenticati di me. Non vengono mai a trovarmi. Oggi però siete venuti voi e mi avete ricordato una cosa molto importante: io sono come quei venti euro».
Questo mi ha ricordato un passo della Bibbia: «Anche se i miei figli e le mie figlie mi abbandonino, il Signore mi terrà vicino a Sé».[Salmi 27,10, adattato.]
Se nel corso della vita inciampiamo e cadiamo, o se le cose vanno in maniera tale che finiamo per sentirci strapazzati come quel biglietto da €20, non scordiamoci della morale della storia: non importa quanto siamo accartocciati e sporchi, agli occhi di Dio abbiamo lo stesso un valore inestimabile.
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Tratta un uomo per quel che sembra e lo renderai peggiore. Trattalo invece come se fosse già come potrebbe essere e lo renderai ciò che dovrebbe essere. —Johann Wolfgang von Goethe (1749–1832)
L’amore e la gentilezza non vanno mai sprecati. Fanno sempre una differenza. —Barbara De Angelis (n. 1951)
La gentilezza è una lingua che i sordi possono ascoltare e i ciechi vedere. —Mark Twain (1835–1910)
Nessun atto di bontà, per piccolo che sia, va mai sprecato. —Esopo (ca. 620–564 a.C.)