«Non è giusto! Stanno ricevendo più di noi!»
«Le cose sono già abbastanza difficili, perché vengono favoriti loro?»
«Che differenza c’è tra noi? Solo la lingua!»
A quanto pare giravano commenti simili nella fila quotidiana per i pasti, organizzata dalla prima chiesa per la sua crescente congregazione. Negli Atti leggiamo: «I credenti di lingua greca si lamentarono di quelli che parlavano ebraico: succedeva che le loro vedove venivano trascurate nella distribuzione quotidiana dei viveri».[Atti 6,1.]
La vita spesso non sembra giusta. Circa un miliardo di persone vanno a letto affamate ogni sera, e un quinto di loro sono bambini, [Vedi http://www.stophungernow.org/hunger-facts.] mentre in alcuni paesi sviluppati quasi un terzo di tutto il cibo acquistato viene buttato via. [Vedi http://www.unep.org/wed/2013/quickfacts.] Sul primo gradino ci sono gli chef celebri che cucinano cene favolose per i ricchi e i famosi. Mangiare in qualche famoso ristorante di Londra può costarti qualche centinaio di sterline, tuttavia la Gran Bretagna ha anche visto un aumento della fame. [Vedi http://www.trusselltrust.org/resources/documents/foodbank/6323_Below_the_Breadline_web.pdf.] Centinaia di banchi alimentari, spesso organizzati da associazioni religiose, forniscono milioni di pasti all’anno per evitare che genitori e bambini vadano a letto affamati. Sembra contraddittorio vedere questo tipo di povertà nel settimo paese più ricco al mondo, ma naturalmente non succede solo nel Regno Unito. L’ingiusta distribuzione delle risorse è un problema globale.
No, la vita spesso è ingiusta, ma ciò non significa che non siamo responsabili di fare la nostra parte per cambiare il mondo. Ma torniamo a quei neoconvertiti e alla sproporzione nella distribuzione delle risorse. Le cose non furono lasciate com’erano: gli apostoli si resero conto del problema, incaricarono alcuni organizzatori competenti, pregarono che avessero saggezza e lasciarono che risolvessero il problema.[Vedi Atti 6,2–6.] Come risultato, «la Parola di Dio si diffondeva».[Atti 6,7.] e non si parlò più di conflitti per il cibo.
Pochi di noi hanno una posizione politica tale da poter fare una differenza radicale nell’organizzazione del nostro paese, tanto meno del mondo, ma tutti siamo nella posizione di fare qualcosa, come il Buon Samaritano: un individuo che ne aiutò un altro. È tutto quel che ci vuole: un pacco di cibo, un secchio di riso,[Vedi https://www.facebook.com/ricebucketchallenge.] una donazione, l’offerta di un pasto a un vicino in difficoltà. Qualsiasi azione che risulti in una persona di meno che va a letto affamata è un progresso.