Quando Gesù insegnò ai suoi discepoli a pregare, solo una delle cose che disse loro riguardava un bisogno fisico: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano».[Matteo 6,11.] Il resto della preghiera è una lode a Dio, o una richiesta di doni spirituali così che possiamo compiacerlo e servirlo meglio. Che abbia incluso una richiesta di aiuto materiale riconosce il fatto che viviamo nel mondo naturale e che Dio vuole supplire ai nostri bisogni materiali. Ma la cosa è più profonda.
Quando la Samaritana incontrò Gesù al pozzo di Giacobbe, Lui le disse che il sostentamento fisico non era sufficiente. «Chiunque beve di quest’acqua, avrà ancora sete, ma chi beve dell’acqua che io gli darò non avrà mai più sete in eterno».[Giovanni 4,13–14.] Gesù è il pane e l’acqua della vita e la sua presenza nella nostra vita è ancora più importante per noi del cibo e dell’acqua.
Come cibo e acqua sono necessari ogni giorno per sostenere la vita, così abbiamo anche bisogno di una dose giornaliera di forza spirituale. Come Dio si aspetta che lavoriamo sodo per procurarci il nostro cibo quotidiano, così ci richiede anche di fare uno sforzo per procurarci il nostro cibo spirituale, leggendo la sua Parola e passando del tempo con Lui in preghiera, riflessione e meditazione.
Per fortuna Dio vuole darci ciò di cui abbiamo bisogno; e soprattutto vuole darci Se stesso. Dio vuole che ognuno mangi il suo cibo spirituale. Per tornare al Padre Nostro, Gesù stava insegnando ai suoi discepoli a pregare non solo per le loro necessità quotidiane, ma anche che il suo Spirito — «il pane vivente che è disceso dal cielo»[Giovanni 6,51.] — fosse presente ogni giorno nella loro vita.
Spero che gli articoli in questo numero di Contatto siano una benedizione per aiutarti a conoscere e assorbire la sua bontà, così che anche tu possa «gustare e vedere quanto l’Eterno è buono».[Salmi 34,8.]