Avete mai notato che alcune persone riescono a stare a galla, quando sono sommerse da problemi e difficoltà, mentre altre affondano completamente? Qual è la differenza tra chi nuota e chi affonda? Da quel che ho visto, il fattore più importante sembra essere la fede nell’amore di Dio. Quando una persona consapevole del grande amore di Dio si trova in acque profonde, sa che Dio non la lascerà affogare. Di conseguenza, al contrario di chi non ha una simile fede, non lotta fino all’esaurimento solo per tenere la testa fuori dall’acqua; né, peggio ancora, si lascia prendere dal panico e affonda ancora più in fretta. Sostenuti dalla loro fede, i nuotatori possono concentrare la loro energia per arrivare a toccare la terraferma.
Se ti senti più portato ad affondare che a nuotare, puoi prepararti per la prossima situazione critica rinforzando la tua fede nell’amore divino. La portata e la profondità di quell’amore vanno oltre la nostra comprensione, ma la Bibbia lo paragona all’amore di un padre per i suoi figli. «Come un padre è buono con i figli, così è tenero il Signore con chi ha rispetto di lui».1 A Dio non fa piacere vederti nei guai. Non cerca di renderti la vita difficile. È dalla tua parte e vuole solo vederti felice e soddisfatto. Ciò non vuol dire che non ti permetterà di incontrare problemi; quando però ti troverai sott’acqua, puoi star certo che sarà lì ad aiutarti. Anzi, nella Bibbia c’è un versetto in cui Dio promette proprio quello: «Quando passerai attraverso le acque io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, non ti sommergeranno».2
Il primo passo per imparare a nuotare è imparare a stare a galla; si comincia imparando a rilassarsi e a non lottare contro l’acqua. Mettiti nelle mani di Dio, adagiati sulla schiena, rilassati e lasciati sorreggere. Fai pratica dove tocchi, nelle situazioni più semplici, e sarai pronto per qualsiasi cosa il futuro ti porterà.