I miei primi ricordi della Pasqua risalgono alla scuola materna; abbiamo imparato una bella canzone che parlava di un coniglietto buffo, per cantarla ai nostri genitori. Più tardi, quando alla scuola domenicale guardavamo dei film sulla vita di Gesù, la sua crocifissione e la sua risurrezione, chiudevo sempre gli occhi durante le scende della crocifissione. Mi faceva piangere e non capivo perché doveva andare così.
A diciotto anni ho avuto un incontro personale con Gesù e ho cominciato a studiare i Vangeli. Con l’aiuto degli insegnanti e dello Spirito Santo, molte verità sulla vita hanno cominciato ad avere un senso per me. La speranza che un giorno sarei andata in un posto meraviglioso chiamato Cielo, per stare per sempre con il mio Padre celeste, ha cominciato a guarire il mio cuore rotto e a riempirmi di fede e di un proposito. Poi mi sono sposata, ho avuto dei figli e ho dedicato del tempo a servire Dio e parlare agli altri di Gesù.
Circa quindici anni fa, sono andata alla messa di Pasqua della mia chiesa. La chiesa era piena di gente e dopo che il coro ha cantato un paio di canzoni, una bambina di tredici anni ha cantato un assolo sulla crocifissione. Ha descritto passo per passo il processo ingiusto contro Gesù e il suo cammino sulla Via Dolorosa. Dopo ogni strofa, il ritornello diceva:
«Hai fatto tutto questo per me, Signore; hai fatto tutto per me!»
Ben presto mi sono uscite lacrime senza controllo. Questa volta, però, non erano lacrime di tristezza, ma di gratitudine. Ero sopraffatta dalla gratitudine per ciò che il mio Salvatore aveva sopportato per me.
Alla fine, in quel momento ho capito la pienezza del significato della Pasqua. È il suono della risurrezione, il suono della rinascita, il suono della vittoria. Dell’inverno che si trasforma in primavera; di come Dio è in grado di prendere anche la cosa più orribile che sia mai successa e trasformarla in quella più meravigliosa per tutta l’umanità. E, in senso più ampio, di come può prendere una vita spezzata, rifarla e trasformarla in qualcosa di meraviglioso!