«Voi siete il sale della terra» —Matteo 5,13
Come cristiani, tra le altre cose ci sforziamo di essere agenti del cambiamento nella vita degli altri e, da ultimo, nella società. Ciò può voler dire creare fastidi o andare controcorrente. Non tutto ciò che i cristiani fanno e reputano valido è sempre in linea con lo status quo.
Oltre un decennio fa, nel parlare agli studenti universitari su come superare la tentazione per la mediocrità e il conformismo, Papa Giovanni Paolo II disse: «Seguendo Cristo, il Re crocifisso, i credenti imparano che regnare vuol dire servire e cercare il bene degli altri. Scoprono che il vero significato dell’amore si esprime nel sincero dono di se stessi». Affermò che quando vive la propria vita con questo spirito, il cristiano diventa «il sale della terra».[Discorso al Congresso UNIV 2002 a Roma, dispaccio d’agenzia del 25 marzo 2002.]
Come cristiani, siamo chiamati a insaporire le cose con il condimento della fede che portiamo. Nella lettera ai Colossesi, Paolo disse: «Comportatevi saggiamente con i non credenti; approfittate di ogni occasione. Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come dovete rispondere a ciascuno”.[Colossesi 4,5–6.]
Ciò sembra avere un buon equilibrio tra l’«approfittare di ogni occasione» nella nostra testimonianza a chi non crede e l’assicurarsi che il nostro modo di parlare sia cortese e piacevole, condito con il sale della nostra fede e del nostro esempio cristiano. La conclusione di Paolo è che ciò ci permetterà di avere la risposta giusta per tutti, o come disse Pietro, di essere “sempre pronti a render conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni”.[1 Pietro 3,15.]
Mantenere la salinità
In una delle sue enciclopedie, Plinio il Vecchio, naturalista e storico romano del primo secolo, scrisse: «Non v’è niente di più utile del sale e del sole». Gesù disse: “Il sale è buono, ma se diviene insipido, con che cosa gli darete sapore?” E la sua risposta a questo è: “Abbiate del sale in voi stessi”.[Marco 9,5.]
Sta a ognuno di noi avere in sé quelle qualità del sale, per dare al mondo il sapore di Gesù. L’obiettivo di avere un rapporto vivo, profondo e significativo con Gesù, di essere un esempio cristiano e seguire i suoi insegnamenti, di vivere e lavorare in unità con gli altri, è sempre stato di poter essere «il sale della terra», parte di quella «luce del mondo, una città posta sopra una collina» che attira altri al Signore, in modo che possano anch’essi arrivare a conoscerlo e amarlo e ad aiutare altri a fare lo stesso.[Vedi Matteo 5,13–14.]
Quando ci sforziamo di vivere i nostri valori cristiani e restare fedeli a essi, possiamo adempire il suo mandato di essere il sale della vita in questo mondo, di dare pieno sapore e significato agli altri, di conservare il bene e condividere con gli altri la nostra fede, la vera valuta del mondo.
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Il sale è una necessità della vita; è un minerale usato fin dall’antichità in molte culture come insaporitore, conservante e disinfettante; è stato un componente di offerte cerimoniali religiose ed è servito da unità di scambio. La Bibbia contiene molti riferimenti al sale. In vari contesti è usato metaforicamente per indicare permanenza, lealtà, durabilità, fedeltà, utilità, valore e purificazione. —John L. McKenzie (1910–1991), teologo cattolico
Nell’antico mondo biblico, il sale era un bene prezioso. Dava sapore al cibo e faceva da conservante; faceva anche venir sete di qualcosa in più. Gesù voleva che i suoi seguaci dessero sapore al mondo mediante i suoi insegnamenti; che conservassero la verità che aveva proclamato al mondo; che facessero venir sete al mondo affinché ne volesse di più. […] Se lo facciamo, come suoi discepoli, anche noi saremo la “luce del mondo”. Per i cristiani, essere la luce del mondo significa diffondere dappertutto la luce che viene dall’alto. Significa combattere l’oscurità dovuta al male e al peccato e spesso causata dall’ignoranza, dal pregiudizio e dall’egoismo. Più fissiamo il volto di Gesù, come un dipinto impressionista, più luce vediamo e più ne siamo trasfigurati. Con le loro azioni, i discepoli devono influenzare il mondo per il bene. —Thomas Rosica (n. 1959), AD della rete televisiva canadese “Salt + Light”
Come il sale insaporisce il cibo quando ci viene sparso sopra, anche i cristiani insaporiscono la terra quando vengono sparsi su tutte le nazioni del mondo. Seguendo il modo di vita indicato da Dio, i cristiani conservano la terra rallentando il decadimento morale della società in cui vivono. —Dal sito web Wiki Answers