Quando si avvicina la fine dell’anno, la mia attenzione si sposta in gran parte sul Natale. È un momento entusiasmante e straordinario, ma il mese di dicembre ha anche un altro aspetto: è l’ultimo di un anno che di solito è molto stancante.
In questo periodo penso all’anno che si chiude, a come sono andare le cose e a cosa spero ci sarà di diverso l’anno prossimo.
A volte, nelle giornate particolarmente occupate e stressanti, penso a come sarebbe bello se tutto il trambusto di Natale fosse causato dal desiderio di onorare Gesù e non dallo sforzo frenetico di tenersi al passo con i vicini.
Occasionalmente mi viene voglia di gridare di frustrazione, quando ricordo i buoni propositi che mi ero fatta e non avevo rispettato, le abitudini che pensavo di poter abbandonare all’inizio dell’anno ma mi ero trascinata dietro per un altro anno.
Questi erano alcuni dei pensieri che mi passavano per la mente con l’avvicinarsi di Natale; poi le cose sono cambiate.
Stavo camminando con un amica, quando ho notato qualcosa sulla strada.
«Ehi» ho detto. «Guarda lì».
L’amica ha replicato: «Davvero! Al comune non importa niente. Avrebbero dovuto riempire quelle buche molto tempo fa. Vorrei vedere quando le aggiusteranno. Sono sicura che ai ciclisti non fanno piacere».
Ho cominciato a ridere. «No, guarda lì: è un cuore!»
«Oh!»
Abbiamo riso per come la stessa cosa può essere vista in due modi diversi.
La mia amica aveva ragione. Era una buca nell’asfalto. Avrebbero dovuto sistemarla. Probabilmente avrebbe fatto cadere qualcuno. Probabilmente era già successo.
Ma avevo ragione anch’io. Era un cuore.
Ho preso quel caso come formula per riflettere su quest’anno. Ecco qua:
Le persone erano scortesi.
Ho commesso errori.
L’inverno era freddo.
Ho provato tristezza.
Amici e parenti sono morti, o sono andati via.
Questa è la buca.
Dio è stato fedele.
Ho ricevuto amore.
Ho avuto qualche successo.
L’estate è stata calda.
Gesù è stato al mio fianco.
Ho influenzato la vita di alcune persone.
Questo è il cuore.
Immagino che ciò che sto cercando di dire è che questo Natale guarderò il cuore, non la buca. Con undici mesi dell’anno alle spalle, questo dicembre festeggerò il lato positivo, il progresso, la gioia.