Spesso mia madre cucinava qualcosa di speciale la domenica. Mi ricordo ancora la grande finestra aperta in soggiorno, la tavola apparecchiata in mezzo, il cibo delizioso e la conversazione felice di tutta la famiglia.
Di solito andavamo alla messa dei bambini alle 10, mentre lei restava a casa a cucinare e mio padre faceva qualche riparazione. La storia che mi ricordo di più tra quelle raccontate a noi bambini era la parabola di Gesù sul re che aveva invitato i nobili a un banchetto, ma tutti avevano accampato delle scuse per non parteciparvi. Così Lui fece chiamare i poveri e i mendicanti, che furono felici di venire.[Vedi Luca 14,16–23.] Anche se all’epoca non capivo il suo significato più profondo, quella storia mi colpì molto.
Il cibo è spesso collegato all’unità, alle feste e alle celebrazioni. Quand’ero giovane c’era una canzone famosa che faceva: «Abbiamo arato i campi e sparso del buon seme sul terreno; ma è la mano di Dio Onnipotente che la nutre e l’annaffia. Tutte le cose buone intorno a noi sono mandate giù dal cielo. E allora ringrazia il Signore per tutto il suo amore».[Stephen Schwartz. Godspell, 1971.] Anche se a quel tempo non credevo, questa canzone mi riempiva l’anima di gioia.
Qualche tempo dopo ho ritrovato la mia fede e alla fine mi sono dedicata al servizio cristiano. Alcuni anni fa, in un momento in cui i miei problemi sembravano moltiplicarsi, ho cominciato a pensare che Dio mi avesse abbandonato, ma ben presto ho letto: «Il Signore è sempre davanti ai miei occhi»,[Vedi Salmi 16,8.] «Ti ho amata di un amore eterno»[Geremia 31,3.] e «Non ti lascerò e non ti abbandonerò».[Ebrei 13,5.]
In tutta la mia vita la Parola di Dio mi ha aiutato innumerevoli volte a maturare e a capire meglio Dio e gli altri. A volte le sue parole sono come una merenda, altre come un pasto completo, come quelli speciali della domenica che faceva mia madre. Ho accettato l’invito!
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Venite a mangiare
«Venite a mangiare», hai detto ai tuoi seguaci dopo la tua risurrezione,[Giovanni 21,12.]] e rivolgi lo stesso invito a tutti quanti oggi. Accetto. Voglio conoscerti, voglio riceverti. Voglio sedermi alla tua tavola e mangiare con te in Paradiso.
Sii presente alla nostra tavola, Signore,
che sei adorato qui e in ogni luogo;
benedici le tue creature e concedici
di banchettare in paradiso con Te.
—John Cennick (1718–1755)