La Bibbia ci dice di entrare alla presenza di Dio con lodi e ringraziamenti (Salmi 100:2-4). Le parole ebraiche e greche tradotte con lode praticamente ci dicono, per definizione, di offrire a Dio le lodi che si merita per via delle sue qualità, delle sue azioni e dei suoi attributi: benedire e adorare; esprimere gratitudine, apprezzamento ed elogio. Possiamo esprimere regolarmente la nostra ammirazione, la nostra riconoscenza, la nostra meraviglia, la nostra stima e il nostro amore presentandoci a Lui con umiltà, rendendoci conto di come sia un Dio grandioso, meraviglioso e amorevole.
Possiamo contemplare ciò che Dio ci ha detto di Sé nella sua Parola: che è Padre, Figlio e Spirito Santo, Dio in tre persone. Ci ha detto com’è fatto e che cosa ha fatto, come riconciliarci con Lui, come riceverlo e come far abitare il suo Spirito dentro di noi. Grazie alla sua Parola ci ha mostrato come conoscerlo e amarlo, come confidare in Lui e quali sono le cose che gli fanno piacere. Ha espresso il suo amore, la sua fedeltà e la sua premura nei nostri confronti. Possiamo quindi conoscerlo, amarlo e contare su di Lui; possiamo assolutamente credere e confidare nella sua Parola e ubbidirle.
Nella nostra vita interiore, nel nostro spirito, possiamo glorificarlo ricordando sempre che Egli è Dio: è l’Essere Supremo che ci ha creato, che sa tutto di noi e che, grande e maestoso com’è, ama ognuno di noi individualmente. Nel libro dell’Apocalisse, Gesù invita ognuno di noi ad avere un rapporto personale con Lui, quando ci dice: «Io sto alla porta e busso: se uno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e ceneremo insieme come amici» (V. Apocalisse 3:20).
Possiamo rispondere all’amore di Dio amandolo e glorificandolo dal nostro essere interiore, con tutto il nostro cuore, la nostra anima, la nostra mente razionale e tutto ciò che è in noi (Marco 12:30).
La Bibbia ci insegna ad «avvicinarci a Dio ed Egli si avvicinerà a noi» (Giacomo 4:8). Ogni giorno possiamo cercare di abitare alla sua presenza, di vivere con la consapevolezza di Dio e di tutto ciò che Egli è e ha fatto. Possiamo rammentarci i suoi attributi, la sua potenza e il suo amore. Possiamo guardare con meraviglia la sua creazione e riflettere sulla sua bellezza e magnificenza. Possiamo apprezzare la bontà che ha dimostrato per tutti gli uomini e meravigliarci del suo amore per ogni persona. Possiamo vivere nello stupore per la grazia e la misericordia che ci ha donato attraverso la salvezza. Possiamo gioire del fatto che siamo stati adottati nella sua famiglia grazie alla sofferenza e alla morte di Gesù sulla croce. Possiamo vivere in profonda umiltà per come lo Spirito Santo abita in noi (1 Corinzi 3:16).
Possiamo comprendere che Egli è una persona e ci ha creati perché anche noi fossimo persone e avessimo un rapporto con Lui. Possiamo sforzarci costantemente di coltivare e rafforzare questo rapporto. Possiamo cercare di abitare alla sua presenza, di amarlo, di esprimergli la nostra gratitudine, di comunicare con Lui in preghiera, di ascoltarlo quando leggiamo la Bibbia e di sentire il suo dolce sussurro che comunica con noi. Possiamo fare eco alle parole del salmista: «Una cosa ho chiesto al Signore, e quella ricerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore, e meditare nel suo tempio» (Salmo 27:4).
Nell’aspetto esteriore della nostra vita possiamo glorificare Dio con le nostre azioni. Lo glorifichiamo quando seguiamo ciò che la sua Parola ci dice di fare, quando viviamo in conformità ad essa e mettiamo in azione quotidianamente i principi biblici (Giovanni 14:15). Poiché siamo esseri dotati di personalità propria e abbiamo un rapporto con Dio, possiamo seguirlo anche chiedendo in preghiera le sue istruzioni e facendo quello che ci indica. Siamo tutti diversi gli uni dagli altri e il Signore può guidarci nella vita in maniera specifica. Gli tributiamo onore quando gli chiediamo di guidarci e quando seguiamo le sue indicazioni per fede.
Rendiamo gloria a Dio anche quando diffondiamo la Buona Novella del Vangelo. quando conduciamo una vita che riflette il suo amore e i principi della sua Parola. La Bibbia ci chiede di far brillare la nostra luce davanti agli altri, affinché possano vedere quello che facciamo e come viviamo, sentire l’amore di Dio e glorificarlo per questo (Matteo 5:16). I nostri buoni rapporti con gli altri e la nostra vita quotidiana conforme alle istruzioni e ai principi della sua Parola, quando vengono notati dagli altri possono diffondere la luce dell’amore e delle verità di Dio e aiutarli ad avvicinarsi a Lui.
Quando preghiamo e gli chiediamo aiuto per noi stessi o per altri, quando cerchiamo la sua guida, gli rendiamo gloria e onore. Riconosciamo di avere fede nelle sue cure e nelle sue attenzioni nei nostri confronti, e nell’affidabilità delle sue promesse. Riconosciamo il nostro bisogno e con le nostre preghiere dichiariamo di avere fiducia che ascolterà le nostre preghiere e le esaudirà (Giovanni 5:14-15). Quando gli confessiamo i nostri peccati, lo onoriamo riconoscendo di avere sbagliato e di aver bisogno del suo perdono.
Glorifichiamo Dio quando amiamo il nostro prossimo come noi stessi; quando facciamo agli altri come vorremmo che fosse fatto a noi (Luca 6:31); quando amiamo a fatti e in verità (1 Giovanni 3:18); e quando amiamo, ubbidiamo e riveriamo Dio e facciamo le cose che dice, perché per l’uomo questo è tutto (Ecclesiaste 12:13). Il teologo J. I. Packer ha espresso l’idea in questo modo: «Tutte le attività della vita devono essere anch’esse perseguite con il proposito di rendere a Dio omaggio, onore e compiacimento, che sono ciò in cui consiste la sua glorificazione a livello pratico».
Quando viviamo con la consapevolezza che Dio ci ha creato per glorificarlo, dovrebbe essere più facile fare del nostro meglio per vivere in maniera tale da rendergli gloria. Condurre una vita che glorifichi Dio, comunque, non è una strada a senso unico, in cui Lui ha tutti i vantaggi. Per chi vive per glorificarlo ci saranno benedizioni in questa vita e in quella a venire, come leggiamo nei salmi: «Certo, beni e bontà mi accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa del Signore per lunghi giorni»(Salmi 23:6).
In quanto cristiani che capiscono come il Signore desidera che conducano una vita che sarà benedetta da Lui e che benedirà altri, abbiamo l’opportunità di realizzare i fini del nostro Creatore in questa vita e di vivere con Lui in eterno con gioia e felicità, sempre in grado di dargli la gloria che si merita.
Se non hai ancora un rapporto personale con Gesù, puoi invitarlo nella tua vita facendo questa semplice preghiera:
Caro Gesù, credo che Tu sei il Figlio di Dio. Ti ringrazio per essere morto sulla croce per me, affinché, grazie al tuo sacrificio, io possa vivere per sempre con te in cielo. Ti chiedo di perdonare i miei peccati e ti apro la porta del mio cuore. Ti prego di riempirmi con il tuo Spirito Santo e di aiutarmi a vivere in modo da glorificarti. Amen.