Quella del figliol prodigo è probabilmente una delle più famose parabole di Gesù.[Vedi Luca 15,11-32.] Parla di un giovane che sene va di casa, si perde, si rammarica delle sue decisioni e finisce per ritornare al caldo e affettuoso abbraccio di suo padre. È un tema ricordato innumerevoli volte nella letteratura e nella vita, espresso in raffigurazioni artistiche, danzato nei balletti e perfino suonato nella musica contemporanea, come nell’album dei Rolling Stones Beggar’s Banquet. È una storia umana che trascende nazionalità, credi, luoghi e perfino epoche; una storia toccante e attuale oggi come duemila anni fa.
Sotto molti aspetti è una storia che parla di decisioni. La fatidica decisione del giovane di lasciare casa, sprecando la sua vita e la sua eredità, fa parte della storia; poi ci sono decisioni migliori, quando è rinsavito e ha stabilito di tornare.
Anche il padre deve prendere delle decisioni. Dovrebbe accogliere il figlio a braccia aperte o sgridarlo e punirlo per i suoi errori? Ed è questa parte della storia che racchiude un particolare che viene spesso trascurato.
Immaginatevi la scena: il giovane, magro, infangato e in pessime condizioni dopo la sua terribile esperienza di estrema povertà. Il padre, che piange lacrime di gioia mentre abbraccia il suo ragazzo. Tuttavia il momento in cui il padre apre il suo cuore per ricevere il figlio non è come ce lo raffiguriamo spesso, con il figlio in ginocchio, che implora perdono e manifesta il suo pentimento per essersi sviato. No, questo momento cruciale viene prima:
«Ma mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò».[Luca 15,20.]
Il ragazzo non aveva ancora detto una parola, ma il padre — che indubbiamente aveva passato molti mesi e forse anni d’angoscia — non ebbe esitazioni. Anzi, non aspettò nemmeno che il figlio arrivasse; gli corse incontro.
Questa è un’immagine dell’amore incondizionato di Dio. Non aspetta che pronunciamo esattamente le parole giuste, non vede il nostro aspetto sbrindellato o le condizioni in cui la vita ci ha ridotto; non si trattiene finché non ci siamo ripuliti e messi a posto; non ci sgrida per gli errori e le decisioni sbagliate del passato. Dal momento in cui ritorniamo veso di Lui, ci riceve a braccia aperte e ci perdona.