Quando ero piccola, andai al circo per la prima volta. Davanti ai miei occhi pieni di meraviglia c’erano tre piste piene di attività: da una parte spettacoli di animali; dall’altra acrobati che si lanciavano e sfrecciavano nell’aria; ma la cosa che più mi interessava era nella terza pista. Una ragazza e un ragazzo lanciavano in aria degli oggetti dai colori brillanti, che andavano da una parte all’altra della pista e poi tornavano indietro, nella stessa mano che li aveva lanciati. In qualsiasi direzione venissero lanciati, facevano un giro e ritornavano velocemente indietro. I ragazzi li prendevano e li lanciavano di nuovo.

Guardai con sorpresa. «Sono boomerang», disse qualcuno accanto a me. Era la prima volta che sentivo quella parola e rimase impressa nella mia mente di bambina.

Da quel giorno, naturalmente, ho sentito molte volte quella parola e ne ho anche osservato il principio nella vita. Anzi, la vita stessa è un boomerang. La Parola di Dio dice: «Si miete quello che si semina» (vedi Galati 6:7). Ogni parola o azione che lanciamo, prima o poi tornerà indietro. Per il bene o per il male, tornerà da noi e spesso nel farlo acquisterà velocità.

Una mattina feci visita a due donne ricoverate nello stesso ospedale. Una camera era piena di fiori, bigliettini d’auguri e regali carini mandati da amici e conoscenti, pensierini d’affetto, attenzione e sostegno. Era un riflesso della sua vita, perché negli anni lei aveva seminato amore e attenzione e ora tutto le stava tornando indietro nel momento del bisogno.

In una camera più giù nel corridoio giaceva un’altra donna, sola. Ancora egocentrica, diffidente e critica come sempre, stava sdraiata con il viso rivolto verso la parete, un muro duro, freddo e spoglio come quello che aveva costruito intorno alla sua vita.

Che differenza in quelle due camere! Il boomerang era ritornato da entrambe le donne, ma in modi molto diversi.

«Date e riceverete. Ciò che avete dato, vi sarà reso in pieno, anzi, in misura superiore, pigiato per far posto ad altro e addirittura traboccante! Come trattate gli altri, così sarete trattati anche voi» (Vedi Luca 6:38). Chiunque viva altruisticamente, preoccupandosi degli altri e aiutando a portare i loro pesi, alleviando le loro sofferenze e provvedendo ai loro bisogni, di certo un giorno vedrà quel boomerang tornare sotto forma di benedizioni!