Un giornalista sportivo americano degli inizi del XX secolo, Grantland Rice, scrisse: «Non è vincere o perdere che conta, ma il modo in cui si gioca». Il concetto si applica al tema di questo numero di Contatto: la partita della vita. Per utilizzare alcuni termini sportivi comuni, nel corso della vita ci saranno stagioni in cui abbiamo un periodo fortunato con una serie di vittorie e altri in cui abbiamo una cattiva stagione e non siamo in partita. Un giorno, però, guarderemo indietro al passato e vedremo che i nostri ricordi più cari non saranno quelli delle nostre vittorie facili, ma delle esperienze che hanno messo alla prova la nostra resistenza e la nostra perseveranza.

Anche se nel mondo ultracompetitivo di oggi si mette molta enfasi sulle vittorie, il segno del vero successo è il modo in cui interagiamo con gli altri giocatori, compresi gli avversari. Questo è particolarmente vero. Non è quasi mai il protagonista solitario a conquistare la vittoria, ma la squadra al completo. I giocatori migliori in genere sono quelli che incoraggiano i compagni di squadra e includono gli altri nel gioco, quelli che passano la palla così che qualcun altro possa finire l’azione e tirare, quelli che trattano i membri dell’altra squadra con considerazione e rispetto.

Quando abbiamo scritto questa introduzione, avevamo appena finito di leggere alcuni commenti su un personaggio politico che è deceduto improvvisamente in seguito a un tragico incidente. Anche se l’elenco dei successi di quest’uomo era piuttosto notevole, quello delle sue qualità umane, come riferito dai suoi collaboratori più stretti, era ancora più ragguardevole. Facevano notare il suo ottimismo, la sua perseveranza e dedizione, e poi il senso di responsabilità, l’umiltà, le convinzioni forti e altro ancora. Alcuni dei commenti più stimolanti riguardavano il modo in cui trattava contrattempi e insuccessi, la sua fede profonda e l’ottimismo di fronte alle sfide, nonché la sua generosità nei confronti degli avversari politici. Ci fa ricordare che la vita riguarda più quel che siamo che quel che facciamo.

Come giochiamo la partita della vita? Il nostro manuale, la Bibbia, è una fonte di ispirazione divina, di forza e di guida che ci darà il coraggio di vivere ogni stadio della vita con dignità, amore, grazia e gloria.