D: Mi rendo conto che l’amore e l’umiltà sono virtù cristiane, ma cosa fare quando si vedono le ingiustizie? A volte mi arrabbio davvero quando leggo alcune delle cose terribili che succedono nel mondo. È sempre sbagliato arrabbiarsi?
R: «Non perdere le staffe» è l’interpretazione che si può dare al consiglio evangelico sulla rabbia,[Ecclesiaste 7,9.] ma ciò non vuol dire che non dovremmo mai arrabbiarci.
Pensa a quando Gesù arrivò al tempio a Gerusalemme. Una grande folla riempiva il cortile. C’era rumore e confusione, un sacco di mercanti che vendevano le loro merci: colombe e piccioni, pecore e buoi, tutto quello che serviva per i sacrifici. Il denaro passava di mano e la gente barattava, discuteva, chiedeva. Era un mercato.
Gesù era furioso. Quel luogo doveva essere una casa di preghiera, tuttavia era stato trasformato in un mercato affollato e non del tutto onesto. Avrebbe potuto dimostrarsi comprensivo: dopotutto, anche se ci guadagnavano, per lo meno i mercanti procuravano un servizio utile, fornendo ciò di cui i devoti avevano bisogno per ubbidire alle leggi divine. Inoltre, più le persone dovevano pagare per fare il sacrificio, più lo avrebbero ritenuto valido. Avrebbe potuto vedere il lato positivo della situazione e andare per la sua strada.
Ma non è quel che fece. I Vangeli ci dicono che Gesù rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe, sgridandoli per aver trasformato la casa di preghiera di suo Padre in un covo di ladri. Questo incidente è riferito in tutti e quattro i Vangeli,[Vedi Matteo 21,12–13; Marco 11,15–17; Luca 19,45–46; Giovanni 2,14–16.] il che ne accentua il significato.
Ci sono dei momenti in cui dobbiamo affrontare le cose sbagliate. Ciò non significa che dobbiamo avere uno spirito arrabbiato, o “rovesciare i tavoli” letteralmente. La Parola di Dio ci ammonisce: “Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sopra la vostra ira”.[Efesini 4,26.] Nonostante questo, ci sono delle occasioni in cui dovremmo prendere posizione per ciò che è giusto. Rispettare le nostre convinzioni sulla verità e la giustizia fa parte dell’essere discepoli di Cristo.
Un uomo che non sa arrabbiarsi non sa essere buono. Ogni tanto uno dovrebbe essere profondamente scosso dall’indignazione davanti al male. —Henry Ward Beecher (1813–1887)