All’inizio dell’anno ho deciso che avrei condotto una vita più sana. Sapete, fare più moto, mangiare più sano e magari anche perdere un paio di chili.

Ho scoperto molto in fretta che con tutto il cibo spazzatura disponibile è difficile fare una buona scelta alimentare. Molto spesso la scelta meno sana è anche la più semplice (o sembra essere la più gustosa). A volte è più facile afferrare un sacchetto di patatine o un panino confezionato dallo scaffale di un negozio, piuttosto che prepararmi un’insalata o un pasto più sano. Alla fine vale la pena di fare le scelte giuste, ma nonostante tutto spesso faccio quelle sbagliate.

Prendendo in considerazione tutto questo, ho notato alcuni parallelismi con la mia vita spirituale. Proprio come mi è facile fare le scelte alimentari sbagliate, è anche facile cedere al mio lato pigro e non stare attenta alla mia vita spirituale. Invece di approfittare di un momento libero per pregare o leggere qualcosa d’ispirante, mi metto a navigare su internet, leggere le notizie, o guardare un film o una serie televisiva. Non sono cose intrinsecamente cattive, ma il problema nasce quando non compenso quelle attività con l’acqua pura di una lettura spirituale.

Dobbiamo stare attenti tanto alla nostra dieta spirituale quanto a quella fisica. «Come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta». 1 Possiamo cercare di prevenire le malattie spirituali esercitando la nostra fede e riempiendoci la mente di alcuni elementi equilibratori: la Parola di Dio, la preghiera, musica ispirante, libri devozionali, conversazioni edificanti e compassione per il prossimo.

Nella nostra vita il lato spirituale coesiste con quello pratico; se diamo a entrambi la giusta attenzione, ce la caveremo molto meglio.

  1. Giacomo 2,26