Ho sognato di essere stato invitato a un banchetto lussuoso. Intorno a me tutto risplendeva e abbagliava. I calici di cristallo erano pieni dei vini migliori e c’erano tutti i miei piatti preferiti. Poi qualcuno ha detto: «Mangiate e siate felici»:

Così ho mangiato e mi sono sentito felice. Quando è arrivato il momento del dolce, non ce la facevo a mandar giù un altro boccone, poi…

…è suonata la sveglia. Erano le 6.

Mi sono svegliato e con un sospiro di frustrazione, ho spento la sveglia e mi sono trascinato fuori dal letto. Il mio stomaco brontolava e mi sono avviato stancamente verso la cucina. Non c’erano piatti squisiti né vino né dolci. Meno male che avevo ancora un pacchetto di cereali.

Nei sogni il cibo ha un buon sapore e spesso ha un aspetto ancora migliore di quello reale, ma c’è un problema ovvio: non ci dà alcuna forza.

Gli esseri umani hanno fame di qualcosa di più del cibo. La fame più profonda nella vita degli uomini è quella d’amore. Nel profondo di ogni cuore c’è uno spazio vuoto che deve essere riempito e tutti siamo alla disperata ricerca di un modo per farlo. Ma come il cibo meraviglioso dei sogni non ci riempie lo stomaco, anche molte cose di questo mondo sembrano buone ma non soddisfano.

Il nostro corpo ha bisogno di cibo fisico per andare avanti, ma il nostro spirito può essere soddisfatto soltanto dal grande Spirito d’amore che ci ha creato. Se confondiamo le cose e rincorriamo quelle sbagliate, ci ritroveremo affamati quando la sveglia della vita suonerà ed entreremo nell’eternità. Ci renderemo conto troppo tardi di non aver mangiato niente di reale, che avesse un vero valore.

Dio dà uno scopo alla nostra vita. Lui è l’obiettivo, il piano e la visione per raggiungerlo­. Tutto viene da Lui e tutto dovrebbe essere incentrato su di Lui. Gesù venne sulla terra per dirci che non siamo solo una coincidenza casuale in qualche universo sconosciuto, ma che siamo stati creati a immagine del nostro Padre celeste, secondo un piano e con uno scopo. C’è una speranza e non siamo soltanto un puntino di nulla in un oceano di buio e dimenticanza.