In una tipica serata piovosa di primavera a Fiume, ero seduta sull’autobus 18 e stavo tornando a casa dopo una lunga giornata – o almeno pensavo che fosse il 18. C’era a bordo un’altra trentina di passeggeri, tutti ugualmente stanchi e impazienti di arrivare a casa.

Arrivammo a un incrocio e, invece di girare a destra come al solito, l’autobus svoltò a sinistra. Sono salita sull’autobus sbagliato? mi chiesi. Stavo per chiederlo a qualcuno, quando gli altri passeggeri cominciarono a gridare all’autista: «Dove sta andando?» Dopotutto ero sull’autobus giusto.

A questo punto, però, l’autista cominciò a entrare in panico. Il mezzo era lungo più di trenta metri e fare manovra era difficile. Il fatto, poi, che tutti gli gridassero contro non era di grande aiuto. Sapevo di situazioni simili in cui i passeggeri avevano gridato, urlato e a volte perfino minacciato di picchiare l’autista.

Per fortuna quella sera non successe. Quelli che si lamentavano alla fine si calmarono quando altri passeggeri dissero in tono incoraggiante: «Non si preoccupi, facciamo tutti degli errori. Un po’ più avanti c’è una rotonda dove può tornare indietro». Ed effettivamente due minuti dopo l’autobus era di nuovo nella direzione giusta.

Quante volte nella vita facciamo la svolta sbagliata nel tentativo di raggiungere i nostri obiettivi? Non arriveremmo molto lontano, se ogni volta che facciamo un errore cominciassimo a urlare, protestare e lamentarci, o magari giudicare qualcun altro o incolparlo per la posizione difficile in cui ci troviamo. E lamentarci non ci aiuta di certo ad arrivare prima.

D’altra parte, una volta riconosciuto che siamo fuori itinerario, possiamo incoraggiare noi stessi (o gli altri quando sono loro a fare un errore) che non tutto è perduto – come avevano fatto quella sera quelle persone amichevoli sull’autobus. A quel punto possiamo tornare indietro e riprendere la direzione giusta.

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Cambia direzione

Nella Bibbia, la parola usata per pentirsi viene dal greco metanoeo (nel Nuovo Testamento), o dall’ebraico shuwb (nell’Antico Testamento), con il significato di ritornare o tornare indietro. Se ti trovi sulla strada sbagliata, quando torni indietro e ti rimetti nella direzione giusta, ti stai letteralmente pentendo. Quando Gesù disse: «Pentitevi e credete al Vangelo», 1 non solo voleva che la gente avesse fede, ma anche che cambiasse il proprio modo di agire o di vivere – la fede è l’azione. —Chris Hunt

Chi sbaglia e si corregge, si raccomanda a Dio. —Miguel de Cervantes (1547–1616)

  1. Vedi Marco 1,15