In Giovanni 13,35 Gesù dice: «Il profondo amore che vi legherà, proverà al mondo che siete miei discepoli».1 Non sembra una cosa troppo difficile, ma a pensarci bene, per una parola usata così spesso, l’amore è piuttosto difficile da inquadrare. Si identifica dalle azioni che facciamo. Cosa saresti disposto a fare per dimostrare amore a chi ti sta vicino?

Ernest Shackleton, il famoso esploratore antartico, una volta descrisse come una notte, in un rifugio d’emergenza, lui e i suoi uomini stessero cercando di dormire, dopo essersi divisi le ultime gallette. Si trovavano in una brutta situazione e nessuno di loro era sicuro di far ritorno nel mondo civilizzato.

Shackleton avvertì un movimento e vide uno dei suoi uomini che si guardava in giro per vedere cosa stessero facendo gli altri. Chiaramente concluse che tutti dormivano, così allungò una mano verso il suo vicino e gli prese la borsa che conteneva la galletta. Shackleton rimase esterrefatto. Aveva pensato di potersi fidare completamente di quell’uomo, ma ora davanti ai suoi occhi rubava l’ultima galletta di un altro. La pressione l’aveva trasformato in un ladro?

Poi lo vide muoversi di nuovo. L’uomo tolse la galletta dalla propria borsa, l’infilò nell’altra e silenziosamente la rimise di fianco all’amico che dormiva. Più tardi Shackleton disse: «Non oso fare il nome di quell’uomo. Ho sentito che quel gesto era un segreto tra lui e Dio».

L’amore ha a che fare con Dio. Si ricollega al sacrificio di sé per il bene degli altri. Si riallaccia ai nostri rapporti umani: madri, padri, fratelli, amici e colleghi. Lo troviamo nelle storie d’amore. Gli articoli in questo numero di Contatto coprono tutti questi aspetti. Mentre ci sforziamo di diventare migliori discepoli del Maestro, possiamo portare un po’ più della sua luce in questo mondo solitario.

Dio benedica te e i tuoi cari con una dose extra del suo amore.

  1. TILC