Il libro dell’Ecclesiaste è una lettura stupenda quando mi sento travolta da quelle grandi domande: qual è il significato della vita, cosa vuole Dio da me, come dovrei reagire in questa o quella situazione? L’autore di questo libro pone domande come la mia: qual è il significato della vita? Se tutti finiamo per morire, che scopo c’è? Quali sono le cose realmente importanti e quali no? Ha un bello stile, ma il tono generale è un po’ pessimista, per esempio la famosa frase: «Vanità delle vanità, tutto è vanità», tradotta anche come: «Insensato, insensato, tutto è insensato».1

Nell’ultimo versetto, però, il libro termina su una nota più positiva: «Tutto ciò che ti hanno insegnato può riassumersi in poche parole: ‘Rispetta Dio e ubbidiscigli. La vita sta tutto in questo. Dio giudicherà tutto quel che facciamo di bene e di male, anche le azioni fatte in segreto».2

Il fattore decisivo è quello. «Tutto ciò che ti hanno insegnato: rispetta Dio e ubbidiscigli». Quattro piccole parole che mi ricordano di rimettere Dio al centro della nostra vita.

Fin qui tutto bene, ma sappiamo, poi, come ubbidire a Dio? Molti hanno varie idee si ciò che Dio vuole da noi, ma si ha la sensazione che non tutti si sono presi veramente il tempo di studiare e capire ciò che sta al centro delle istruzioni divine nella Bibbia.

Dio diede una serie impressionante di comandamenti specifici al suo popolo nell’Antico testamento per guidarlo in ogni aspetto della vita. Tuttavia continuarono a ignorare le sue istruzioni e ne raccolsero più volte le conseguenze negative. Nel Nuovo Testamento Gesù insegnò che tutte le leggi e i profeti dipendevano da soli due comandamenti: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente» e «Ama il tuo prossimo come te stesso».3 Può sembrare un po’ vago e possiamo tendere a interpretare la parola «amore» come qualunque cosa sembri conveniente o si adegui alla nostra visione del mondo.

A volte cercare di decidere la cosa giusta da fare in ogni situazione può essere un po’ complicato e vorrei che Dio si limitasse a dire: Sì, puoi farlo, oppure: No, non puoi farlo. Poi però torno a rendermi conto che la cosa non funzionò troppo bene per i figli d’Israele. Qual è la risposta, allora? Come si fa a «rispettare Dio e ubbidirgli»? Ho concluso che parre del motivo per cui Dio non ci ha semplicemente dato un elenco di regole da seguire è perché ciò che vuole davvero sono il nostro cuore, il nostro tempo e i nostri sforzi per amare, conoscerlo meglio e modellare la nostra vita su ciò che sappiamo di Lui grazie alla vita e alle parole di Gesù.

Per quanto il mondo sembri complicato, per quanto sia difficile prendere decisioni e per quanto io voglia sapere come destreggiarmi in tutto, le cose diventano più facili e chiare quando il mio desiderio più profondo è conoscere e amare Dio. Ogni volta che do la priorità a questo, tutto diventa più semplice.

  1. Ecclesiaste 1,2
  2. Ecclesiaste 12,13-14 CEV trad.
  3. Matteo 22,36-37.39