Qualche tempo fa ho letto alcuni consigli su come andare d’accordo con la gente:

1) Parla allegramente

2) Sorridi

3) Chiama la gente per nome

4) Sii cordiale e disponibile

5) Comunica apertamente

6) Dimostra attenzione per gli altri

7) Abbonda in elogi, incoraggiamenti e stima

8) Interessati sinceramente ai sentimenti degli altri

9) Evita le discussioni

10) Dimostrati collaborativo.

Questi sono ottimi consigli, ho pensato, e ho deciso di provare a metterli in pratica nella mia vita di tutti i giorni. Non mi immaginavo che l’opportunità di farlo sarebbe sorta proprio il giorno successivo, ma non esattamente come mi aspettavo.

Mia moglie si è seccata perché non l’ho aiutata a portare la cesta del bucato in terrazza. Nella nostra casa bisogna fare sei rampe di scale per arrivare in cima, quindi è un po’ faticoso portare su un cesto pieno di bucato umido da stendere.

Ho cercato di spiegarle che sarei stato lieto di farlo se me l’avesse chiesto, ma lei sembrava assolutamente convinta che lo avessi fatto apposta. Non è giusto! Ero arrabbiato e per quanto ci provassi, l’unico consiglio che mi veniva in mente per andare d’accordo era il nono: «Evita le discussioni» — ma era troppo tardi per quello.

Mi ricordo che quando Giulio Cesare si arrabbiava, era solito ripetere mentalmente l’intero alfabeto prima di parlare, ma io ho bisogno di più di ventun lettere per evitare di fare o dire qualcosa di avventato. Poi mi è venuta in mente la poesia «Lascia che passi».

Dopo un po’ ci siamo calmati entrambi e abbiamo fatto la pace. Ho chiesto scusa a mia moglie con un regalo e un bacio e per qualche motivo l’incidente della cesta del bucato è diventato rapidamente insignificante. Adesso che il problema è venuto alla luce, però, appena arriva il prossimo giorno del bucato, potete scommettere che metterò in pratica il consiglio numero dieci: «Dimostrati collaborativo».

Lascia che passi

L’animo nobile non s’abbassa
a rispondere a cose meschine,
all’offesa, alla ferita amara
che brucia nel cuore e duole.
È troppo grande per notarle,
le lascia semplicemente passare,
a volte con un sorriso o una strizzata d’occhio.
Poiché ha scoperto che è meglio
affrontarle con un sorriso e poi
lasciare soltanto che passino.
Virginia Brandt Berg (1886–1968)