Nella primavera del mio primo anno alle superiori, alcune ragazze suggerirono di allenarci per la partita di basket tra alunne giovani e anziane. Mi sembrava un’idea divertente, così mi unii a loro. Durante gli allenamenti non me la cavai troppo bene, perché ero più attenta alle mie amiche che alla partita; ma anche se davo un po’ ai nervi alle giocatrici più competitive, decisi che avrei giocato la mia prima e unica partita ufficiale.

Durante tutta la partita gli anziani furono costantemente in testa, mentre la nostra squadra era in difficoltà. Avevo passato la palla un paio di volte, come se fosse una patata bollente, lieta di togliermela dalle mani il più in fretta possibile. Finché…

Eravamo indietro di due punti e mancavano pochi secondi alla fine della partita, quando una delle mie amiche riuscì a intercettare la palla. La lanciò più lontano che poteva e mi resi conto con sgomento che stava arrivando nella mia direzione. La presi con facilità, ma adesso cosa…? Nessuna delle mie compagne era vicina al canestro.

Devo essere sembrata bloccata nel tempo, incerta sul da farsi, quando vidi la faccia di Stan, uno degli atleti della mia classe, seduto in prima fila tra la folla. Mi gridò: «Tira la palla! Puoi farcela!»

Mi ricordo di aver guardato il canestro dalla mia posizione a metà campo; presi la mira e tirai con tutta la mia forza. Quel che successe dopo fu un po’ confuso. In qualche modo la palla infilò miracolosamente il canestro all’ultimo secondo e vincemmo la partita!

Mentre tutti si affollavano intorno a me nel mio momento di gloria, i miei occhi cercarono Stan in mezzo alla folla. Finalmente si avvicinò per congratularsi con me e gli dissi: «Grazie, Stan, per aver dimostrato fiducia in me proprio quando ne avevo bisogno. Hai pensato che potessi farcela e ce l’ho fatta».

Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci inciti quando i volti nella folla sono confusi davanti a noi, quando le voci sembrano incomprensibili e i nostri passi si fanno incerti — qualcuno come Stan che ci dica di provare quando siamo esitanti e incerti, che ci ispiri la fiducia di tentare l’impossibile e dica: «So che puoi farcela!» Anche se in un momento di gloria riceveremo una pacca sulle spalle, dentro di noi sappiamo che sono quelle persone a meritarsi l’onore.