Durante le solite pulizie di fine anno, ho ritrovato un vecchio diario. Ho sorriso e ho riletto il lungo elenco dei miei buoni propositi per quell’anno. Immagino di essermi aspettata troppo da me stessa!

L’anno scorso ho deciso di fare solo tre propositi: essere più amorevole e incoraggiante, terminare un importante progetto di scrittura e iniziarne uno nuovo, e tenere una lista di preghiere.

Essere amorevole e completare i progetti sono obiettivi su cui lavorare costantemente, ma la decisione di tenere una lista di preghiere è stata un momento importante. Il primo giorno ho scritto tutte le cose che mi stavano a cuore. La mattina dopo mi sono resa conto di aver dimenticato di includere diversi dei miei parenti; il giorno successivo mi sono ricordata di alcune situazioni che richiedevano preghiera.

Col passar del tempo, ho cominciato ad aggiungere progetti in sospeso, come il rinnovo della patente o una visita medica, oltre a richieste specifiche da parte di parenti, amici e conoscenti – tutte persone che avevano bisogno di conforto, di lavori migliori o di una fede più forte – e così via.

Rispettare questo mio buon proposito non è stato difficile come mi aspettavo. Appena mi sveglio, prendo la mia lista e faccio una breve preghiera, alcune parole per ogni punto. Scrivo quelli nuovi che mi vengono in mente e cancello quelli che hanno ricevuto una risposta. Ci vogliono meno di dieci minuti.

Mi ricorda un poster che ho dato a un’amica, con le parole: «La preghiera non è il minimo che puoi fare, ma il massimo». L’ha appeso a un pannello appena fuori dal suo ufficio. Ogni volta che vado a trovarla è lì che mi parla.

Sono sempre stata una persona attiva e la preghiera non è mai stata uno dei miei punti forti; ma con il passar del tempo mi rendo conto sempre di più di quanto sia potente. Quando preghiamo, invece di imporci aspettative irrealistiche, attingiamo alla fonte d’energia più grande che esista, una che può trasformare vite, risolvere problemi e aiutarci a vedere le cose sotto una luce nuova.

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La preghiera è la forma d’energia più potente che si possa generare. Solo pregando realizziamo quell’unione armoniosa di mente, corpo e spirito che dà al fragile bisogno umano la sua forza incrollabile. Quando preghiamo ci colleghiamo al motore inesauribile che fa girare l’universo. —Dott. Alexis Carrel (1873–1944)