Alcuni anni fa, alla mezzanotte del 17 Marzo, San Patrizio, ricevetti una telefonata dal compagno di stanza di mio figlio alle Bermude. Il mio ragazzo era disperso e i suoi vestiti erano stati trovati su una spiaggia nelle vicinanze.

La mia prima reazione fu di inginocchiarmi, piangere e invocare Dio in preghiera. Immediatamente ebbi un’immagine di mio figlio che veniva accolto in cielo con gioia dai miei genitori e da altre persone care che se n’erano già andate. Capii immediatamente che non l’avrebbero trovato vivo. Cinque giorni dopo, il mare restituì il suo corpo.

Cosa mi aiutò in quei giorni difficili? Quale fu il balsamo che mi guarì? Ovviamente, il mio rapporto con Dio era la fonte di maggior conforto, ma un’altra chiave importante, tangibile e fisica, della mia guarigione fu l’amore e l’incoraggiamento che ricevetti da altri.

Il mio primo giorno alle Bermude, mentre chiedevo informazioni in un negozio, menzionai alla commessa che ero il padre del ragazzo che era recentemente affogato. «Mi spiace davvero», mi disse con dolcezza, e mi abbracciò. In tante altre occasioni ricevetti un simile conforto da parte di estranei.

Dio promette di consolarci nei momenti di tribolazione. Gesù disse che ci avrebbe mandato il Consolatore, lo Spirito Santo. Lui vuole consolarci, ma se teniamo chiusi dentro di noi i nostri problemi, se teniamo dentro il dolore, non riceveremo l’amore e l’incoraggiamento di cui abbiamo bisogno e il nostro processo di guarigione sarà più lungo e forse non si completerà mai.

Così, non tenere nascoste quelle emozioni. Non soffrire in silenzio. Condividi il tuo dolore, così che gli altri intorno a te possano aiutarti a guarire. Dio fa così per aiutarci ad avvicinarci gli uni agli altri, perché possiamo rappresentare le sue braccia, le sue mani, le sue labbra e le sue orecchie gli uni per gli altri.

Ricevendo amore e incoraggiamento quando ne abbiamo bisogno, riusciamo in seguito a restituirlo alle altre anime sofferenti o angosciate che ci passano accanto. «Dio è il nostro Padre misericordioso, la fonte di ogni consolazione. Ci consola in ogni nostra afflizione, così che possiamo consolare altri. Quando sono afflitti, saremo in grado di offrire loro la stessa consolazione che Dio ha dato a noi». 1

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Beati gli afflitti, perché saranno confortati. Beato chi è gentile e misericordioso, perché riceverà misericordia. —Matteo 5,4.7 BDG

  1. Vedi 2 Corinzi 1,3-4.