Quando recentemente due dei miei figli hanno avuto i loro primi bebè, mi ha riconfermato una cosa che sapevo già da anni: essere genitori tira fuori il meglio di una persona. I neogenitori ne sentono immediatamente gli effetti, sia emotivamente che fisicamente: il legame affettivo che nasce a prima vista e diventa ogni giorno più forte; il sonno interrotto e gli altri cambiamenti d’orario e di priorità. Ci sono però anche dei cambiamenti più fini che usualmente sono gli altri a notare per primi: per esempio, quella luminosità speciale che Dio riserva ai neogenitori e la maturità che nasce dagli adattamenti e dai sacrifici che devono fare per venire incontro ai bisogni del loro bimbo.

Ero sicuro che portare a casa un bambino appena nato sarebbe stato il mio momento di maggior orgoglio – e lo è stato ogni volta. Ora direi che il secondo posto è riservato al diventare un nonno, perché ogni volta che succede (ho undici nipoti) sono doppiamente orgoglioso: orgoglioso del nuovo nipotino e orgoglioso dei suoi genitori.

Ora che sapete che sono nonno, forse vi chiederete che consigli posso offrire ai genitori più giovani. Sono pronto a dirvelo: oltre ai normali «grandi tre» (amate i figli senza riserve, dite spesso che gli volete bene e mettete al primo posto il tempo che passate con loro), penso che una delle cose migliori che i genitori possano fare sia lasciare che i figli siano se stessi.

Se siete come la maggior parte dei genitori, volete che i vostri figli eccellano. È una buona cosa cercare di aiutarli a raggiungere il loro pieno potenziale, ma spesso è facile passare da questo all’aspettarsi troppo da loro o da noi stessi. Né voi né loro sarete mai perfetti, quindi imparate a festeggiare i successi e a non preoccuparvi del resto. Cercate l’amore e la fiducia, più che la perfezione; formerete dei legami che vi manterranno uniti per tutta la vita in qualsiasi situazione. Tanti auguri a voi genitori! E per quelli doppiamente benedetti, auguri a tutti i nonni!