Mentre lavoravo a questo numero della rivista, mi sono imbattuto in una storia ispirante a proposito di due grandi uomini di Dio. Vorrei parlarvene.

Charles Spurgeon, famoso evangelista, e George Müller, il ladro diventato cristiano che fondò e diresse cinque orfanotrofi, vissero entrambi in Inghilterra, nel diciannovesimo secolo.

Una volta Spurgeon organizzò una campagna per raccogliere la somma di trecento sterline – che allora valevano molto più di oggi – che servivano urgentemente per l’orfanotrofio da lui finanziato. La notte che raggiunse quell’obiettivo andò a letto felice.

Prima di addormentarsi, udì il dolce sussurro di Dio: Dai quelle trecento sterline a George Müller per il suo orfanotrofio a Bristol.

«Ma Signore», protestò Spurgeon, «ho bisogno di quei soldi per i miei orfani a Londra»

La voce gli ripeté: Dai quelle trecento sterline a George Müller!

Spurgeon lottò con l’idea per un po’, ma alla fine acconsentì e si addormentò.

La mattina dopo si avviò verso la casa di George Müller e quando lo introdussero nel suo studio, lo trovò che pregava: «George, Dio mi ha detto di darti queste trecento sterline», disse».

«Stavo proprio chiedendo a Dio quella cifra esatta!» esclamò Müller.

Spurgeon fu felice per il suo amico, ma ancora un po’ scoraggiato per la propria situazione. Quando però tornò a Londra, trovò una lettera sulla sua scrivania. Conteneva un’offerta di trecento ghinee (una ghinea valeva una sterlina e uno scellino) destinate al suo orfanotrofio. «Dio mi ha restituito le trecento sterline», esclamò, «con trecento scellini d’interesse!»

Dio lavora in maniera misteriosa e non sempre sceglie di premiare la generosità in questo modo o esattamente come vorremmo noi o secondo il bisogno che pensiamo di avere; ma non mancherà di benedirci.

Questo numero di Contatto contiene alcuni articoli e alcune storie che illustrano il rapporto del Cristiano con la ricchezza e i beni materiali. Spero che lo troviate incoraggiante e che ispiri la vostra fede.