Era la mattina di Natale e con mia moglie mi stavo godendo una vacanza alla fine di un dicembre movimentato. Il panorama dal balcone del nostro albergo — un lago incontaminato, circondato da montagne coperte di neve — era idilliaco, ma quello che colse la mia attenzione, da quell’appassionato osservatore d’uccelli che sono, era quello che stava succedendo in cielo.

Diverse migliaia di storni volavano e volteggiavano con una sincronizzazione perfetta. Si dividevano in piccoli gruppi che poi si ricongiungevano. Salivano, scendevano, giravano e turbinavano come un corpo unico. Gli stormi cambiavano forma in continuazione; gli uccelli ai margini di uno ne sfioravano un altro e si separavano in una nuova formazione che volava in direzione opposta. Lo spettacolo durò più di mezzora.

Secondo alcuni ornitologi, questo sorprendente balletto in cielo ha luogo perché gli uccelli cercano delle correnti d’aria calda durante l’inverno. Gli uccelli possono volare per ore su queste correnti ascensionali. In effetti, Louise Crandal, già campionessa mondiale di parapendio, vola con la sua aquila addomesticata per raggiungere i risultati migliori. Agli altri parapendisti consiglia:

“Seguite gli uccelli. Sono i padroni dei cieli, così copiate quello che fanno loro. È molto semplice. […] Mi sono resa conto che gli uccelli non volano in cerchio. Girano, ma non lo fanno mai in cerchi precisi a 360°. Ogni singolo giro è diverso e lo modificano costantemente, spostandosi dove la termale è più forte, anche fino a duecento metri lateralmente per trovare una corrente ascensionale migliore. Quando avete l’occasione di volare con un uccello, cercate di seguirlo il più vicino possibile. Gli uccelli che planano si mantengono automaticamente nella corrente il più a lungo possibile, anche con un parapendista fastidioso in coda, così c’è sempre qualcosa da imparare”.[“How to Thermal: Zen and the Art of Circles Part 2: Vertical Motion,” Cross Country magazine, March 23, 2006.]

Per tornare al nostro Natale e quel magnifico spettacolo di acrobazie aeree: sembrava quasi che gli uccelli danzassero per lodare il loro Creatore e mi hanno fatto venire in mente quel primo coro di angeli che proclamarono la nascita di Cristo: «E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama”».[Luca 2,13-14 CEI.]

Gesù promise: «Io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me».[Giovanni 12,32.] In questo Natale, uniamoci alle lodi degli angeli, stendiamo le ali e alziamoci verso il cielo![Vedi Salmi 55,6.]