Penso che una delle cose principali che mi fanno desiderare di essere il più vicino possibile a Gesù sia il tocco personale del suo amore nei miei confronti.
Lui fa cose speciali nella vita di ognuno di noi — a volte lo notiamo, molte volte no; altre volte lo notiamo ma non gli diamo il giusto merito. Deve essere triste per Lui, ma Gesù ci ama troppo per darsi per vinto. Nel corso della nostra vita continua a mostrarcelo e a ripetere quelle due parole meravigliose: ti amo!
Quando ero un’adolescente alle prese con migliaia di emozioni profonde e con un’intensa solitudine, avevo bisogno di sentire quell’amore in maniera tangibile. Un giorno vidi su un lato della strada una viola del pensiero minuscola e davvero adorabile. Il fiore era grande appena come un’unghia e lo stelo non più lungo del mio dito. La raccolsi e la tenni in mano con cura fino a casa, dove la misi in un bicchiere di carta sul mio comodino. Passò una settimana ed era ancora vivace e allegra, come se fosse stata appena colta. Mi sentivo felice.
Poi successe una cosa molto strana, mai successa nella mia vita, né prima né dopo. Dal minuscolo stelo della violetta cominciarono a crescere delle radici che ben presto si allungarono e s’irrobustirono. La piantai in un vaso, finché si sviluppò in una pianta con molti altri fiori. Ne rimasi sorpresa, ma anche rassicurata che il mio Creatore — che aveva fatto crescere dal nulla quella violetta — era con me e mi plasmava in mezzo ad alti e bassi, facendo sbocciare momenti di gioia nella mia vita.
Con il passare di giorni, mesi, anni — e, sì, anche decenni — ho imparato a conoscere meglio Gesù e ad amarlo grazie a innumerevoli piccoli tocchi e piccole dimostrazioni del suo amore. Molte di queste cose possono sembrare del tutto insignificanti in confronto a tutti i cambiamenti e i miracoli che sono necessari nel mondo, ma hanno fatto una differenza enorme per me. Mi ha dimostrato che gli sto a cuore, e in cambio ha conquistato il mio amore in eterno. Come scrisse l’apostolo Giovanni: «Noi lo amiamo, perché Egli ci ha amati per primo». [1 Giovanni 4,19.]
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Ho trovato un amico, oh che Amico!
Mi ha amato prima che lo conoscessi;
mi ha attirato con i fili del suo amore
e così mi ha legato strettamente a Sé.
— James Grindlay Small (1817–1888)