Quando la mia bambina più piccola aveva due anni, la mettevo a dormire tutte le sere nel suo lettino. A volte era facile e, stanca com’era, si addormentava in pochi minuti. Altre volte era uno scontro di volontà: la sua ostinatezza contro la mia. Alla fine, però, finiva per addormentarsi pacificamente. (Aveva vinto la mamma!)
Il suo dolce sonno durava quel che bastava perché anch’io andassi a letto e mi addormentassi a mia volta, poi, invariabilmente, la mia piccola si svegliava e decideva che era ora di trasferirsi nel lettone di mamma e papà.
Scendeva dal suo lettino, raccoglieva tutti gli oggetti che riteneva importanti e s’infilava nel nostro letto. Svegliava uno di noi con carezze e piagnucolii. «Do’mmo lettone», diceva. Acconsentivamo e poi l’aiutavamo a sistemarsi. Ci passava tutte le sue cose: biberon, cuscino, coperta, bambola, peluche ecc. Appena si era sistemata come principale occupatrice del letto, si riaddormentava, di solito con la faccia incollata a uno di noi. Questa è stata la storia di ogni nostra notte per alcuni anni.
Questo dolce rituale era come un’illustrazione quotidiana dell’amore di Dio per me. Mi vedevo come una bambina, inerme e sprovveduta, che cercava di portare tra le braccia di Dio le cose che riteneva importanti. E Dio provava soltanto tenerezza per me e voleva solo confortarmi e abbracciarmi. Non s’infastidiva mai, proprio come io provavo soltanto amore per la nostra piccola perturbatrice notturna.
Ricordo ancora con tenerezza quelle notti accoccolata con mia figlia e il modo in cui Dio mi sussurrava parole d’amore. Mi ha fatto capire che anch’io potevo comportarmi con Lui come la mia piccola, che non esitava a irrompere nel nostro spazio e farci capire le sue esigenze, senza timore d’essere respinta.
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Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio! Quant’è grande il loro insieme! Se li voglio contare, sono più numerosi della sabbia; quando mi sveglio sono ancora con te. —Salmi 139,17-18 NR
Anche tu puoi conoscere l’amore di Dio chiedendo a suo Figlio Gesù di entrare nella tua vita:
Caro Gesù, grazie per essere morto per me e avere perdonato tutti i miei errori. Ti prego di entrare nel mio cuore e di aiutarmi a conoscerti e a parlare di Te agli altri. Amen.