Cercare di descrivere Dio può essere una prospettiva impegnativa. Ha una personalità con molti aspetti diversi ed è molto più grande e profondo di quanto saremo mai in grado di comprendere. Inoltre, ognuno di noi è a uno stadio diverso della sua crescita personale e il nostro rapporto con Dio cambia col passare degli anni.
Per esempio, la mia bambina di due anni, Audrey, sembra vedere Dio come un signore gentile con la barba bianca, che tiene d’occhio le cose da dietro le nuvole. Gesù di solito appare nei suoi libri come un bambino dentro una mangiatoia o come un pastore che conta le pecore.
Va bene che i bambini si riferiscano a Dio in maniera semplice. Gesù disse: “Lasciate quei bambini, non impedite che vengano a me, perché Dio dà il suo regno a quelli che sono come loro”.[Matteo 19,14 TILC .] In ogni caso, non vedo l’ora che Audrey cresca e maturi al punto di poter capire meglio altre delle qualità divine, come la sua saggezza,[Vedi Giacomo 1,5.] il suo potere di guarigione,[Vedi Giacomo 5,16.] la sua consolazione,[Vedi Salmi 147,3.] il suo aiuto nelle difficoltà[Vedi Salmi 46,1.] e così via.
Anche se nessuno di noi potrà mai capire pienamente Dio, nella sua Parola possiamo trovare indizi che ci aiutano a capirlo meglio. Soprattutto la Bibbia ci dice che Dio ama intensamente ognuno di noi, nonostante sia a conoscenza di tutte le cose sbagliate che abbiamo fatto. Il suo amore è permanente, incondizionato, e completo. “Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore”.[Romani 8,38–39 NR.]