Nel corso della storia l’umanità ha segnato grandi progressi, vittorie e occasioni importanti con qualche festeggiamento. Alcune di queste feste si celebrano ancora oggi: compleanni, anniversari, feste di laurea, promozioni, il Natale e la Pasqua.

Per noi cristiani, conoscere Dio dona una gioia profonda e duratura. Abbiamo un motivo costante ed eterno per festeggiare. Anzi, ci saranno festeggiamenti eterni in cielo.

Oltre al dono meraviglioso della salvezza, la vita fornisce molti altri motivi per fare festa. Anche le cose piccole ne sono degne, perché i festeggiamenti innalzano il morale. Oltre al divertimento, anche il semplice gesto di festeggiare ha un grande valore.

Ecco cinque punti che sottolineano i vantaggi di un bel festeggiamento.

Festeggiare riconosce e testimonia la bontà del Signore.

È spiritualmente salutare pensare a cose buone. La Bibbia ci insegna a concentrare i nostri pensieri sul bene. Ecco un versetto classico che parla di questo:

Filippesi 4,8 dice: «Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri».1

Conduciamo vite frenetiche; affrontiamo molte sfide e mentre passiamo da una all’altra può essere facile ignorare o dimenticare le cose buone, piacevoli, meravigliose e notevoli che avvengono e che possiamo festeggiare. È facile restare presi dalle molte questioni banali di questo mondo e perdere di vista la bontà del Signore.

Una volta qualcuno mi ha detto: «Appena elimino una cosa dalla mia agenda, ce n’è un’altra che prende il suo posto». Non è così? Allora abbiamo la tentazione di correre più in fretta e cercare di fare di più. Non è la risposta giusta. Una fase celebre dice: «La vita è una maratona, non i 100 metri».

Festeggiare le buone notizie, i successi, le vittorie e le affermazioni aumenta la nostra fede nel futuro. Serve anche a testimoniare le cose meravigliose che Dio fa per noi e per gli altri. La maggior parte della gente è felice di vedere che gli altri se la cavano bene. E la Bibbia dice che dovremmo rallegrarci per la gioia e la fortuna degli altri. «Rallegratevi con quelli che sono allegri, piangete con quelli che piangono».2

Festeggiare riconosce i successi e i conseguimenti, nostri e degli altri

Quando raggiungiamo un obiettivo nella vita, è importante avere qualcuno con cui parlarne. Può essere una cosa semplice come raccontarlo a un amico per telefono o su una chat, o postare la buona notizia sui social media.

A volte sento di amici o conoscenti che stanno facendo molti progressi o che superano punti cruciali nella vita. So che deve essergli costato molto e che hanno dovuto fare molti sforzi per raggiungere quell’obiettivo. Spero veramente che si fermino a prendere fiato e ad apprezzare il loro successo.

Tutti hanno bisogno di riconoscimento e apprezzamento per gli sforzi fatti. Vale la pena di rallentare il nostro ritmo frenetico per riconoscere e apprezzare quello che tu o un’altra persona avete raggiunto.

Festeggiare fornisce una pausa naturale tra i vari progetti della nostra vita impegnata

Festeggiare aiuta a riflettere su quello che si è fatto. Se non ci si ferma ad apprezzare e a festeggiare la conclusione di un progetto o qualche conquista speciale, ancora prima di accorgersene la gioia della conquista o del successo rimarrà sepolta sotto la nuova lista di cose da fare.

Quando lavori sodo per qualcosa, dovresti fermarti e crogiolarti un po’ nella consapevolezza di aver portato a termine il compito. Ce l’hai fatta! Hai raggiunto l’obiettivo e celebrando il fatto ti renderai conto più facilmente che tutto quello che hai speso sotto forma di tempo, energia, lavoro duro, soldi ecc. ne è valsa la pena. Il tuo investimento ha avuto successo.

Cataloga i successi e le vittorie

Quando scaliamo una montagna e siamo in giro da ore, stanchi e doloranti, possiamo voltarci a guardare tutta la strada fatta. Misurare i progressi fatti dà un senso di soddisfazione e successo. Aumenta anche la nostra sicurezza di farcela fino alla tappa successiva e poi raggiungere la meta.

È piuttosto facile ricordare cosa si è fatto la settimana o il mese scorso, ma con il passare dei mesi può diventare difficile ricordarsi tutti gli ostacoli superati per arrivare al traguardo. Quegli stessi ostacoli superati, però, sono vittorie degne d’essere festeggiate e ricordate; per alcuni di noi, il miglior modo di ricordare qualcosa è scriverlo.

Se annoti i tuoi successi, tra alcuni mesi o tra un anno probabilmente sarai sorpreso nel vedere tutto quello che hai effettivamente realizzato. Nello stesso modo in cui tieni conto di tutto il bene che Dio ha fatto per te, anche contare le tue vittorie o i progressi fatti servirà a incrementare la tua fede.

È bene esultare per una vittoria, anche se piccola. Quando riconosci che una cosa che tu o qualcun altro avete fatto è andata bene e ha avuto successo, la tua autostima e la sicurezza in te stesso per le sfide che affronterai in seguito aumentano. Questa tattica è particolarmente importante quando si parla delle realizzazioni e dei progressi dei bambini.

I festeggiamenti offrono la lusinga di un premio al completamento di un progetto o al raggiungimento di un obiettivo

Aspettarsi un premio offre una motivazione. Se sai che ci sarà un festeggiamento, anticiparti la gioia o il divertimento in arrivo può darti la spinta finale di cui hai bisogno per tagliare il traguardo. Alcuni si preparano in anticipo dei premi o delle ricompense, delle cose che gradiscono in modo particolare e a cui possono guardare mentre sgobbano per completare un lavoro o parte di un progetto.

Dio ha creato negli esseri umani il desiderio di festeggiare le cose. Li ha esortati a lodarlo e a glorificarlo per le cose meravigliose che ha fatto.3 È un ordine di fare festa!

Anche Dio festeggia. Quando creò il mondo, dice la Bibbia, “Dio vide tutto ciò che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. […] E Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso si riposò da tutta l’opera che aveva creato e fatto”.3 Se anche Dio può prendersi il tempo di esaminare le sue opere e riposare dalle sue fatiche, certamente possiamo farlo anche noi, non ti sembra?

Potresti chiederti cosa fare quando le cose non vanno bene. Anche se non hai niente di speciale da festeggiare, puoi scavare un po’ più a fondo per cercare quel “gioiello” nascosto da festeggiare, anche qualcosa che succede regolarmente ma che non ti sei mai preso il tempo di festeggiare in maniera specifica.

L’altro giorno ho letto una storia che mi ha colpito, scritta da Mike Robbins:

Qualche anno fa ero in un taxi, a Houston, di ritorno all’aeroporto dopo una conferenza per la Chevron. Ho avuto una conversazione interessante con il tassista, sulla vita, la famiglia e le condizioni della nostra cultura in America. Il tassista mi ha detto che era originario dell’Etiopia, ma viveva negli Stati Uniti da circa vent’anni.

Gli ho chiesto: «Che cosa ne pensa della cultura americana, visto che non è cresciuto qui?» Ha fatto una lunga pausa, poi mi ha chiesto: «Posso essere onesto con lei?» «Certo», ho risposto, e lui ha proseguito: «Penso che la maggior parte della gente in questa cultura si comporti in maniera viziata».

«Perché mai?» ho chiesto, un po’ sorpreso.

«Mike», mi ha detto, «io vengo dall’Etiopia! Qui ogni giorno è un giorno buono. Non capisco perché la gente non vada in giro con le braccia alzate al cielo, dicendo: “GRAZIE! GRAZIE! GRAZIE!”»4

Non è così? Specialmente quelli di noi che conoscono il Signore dovrebbero andare in giro con le braccia alzate, ringraziandolo continuamente per tutte le cose buone con cui ci benedice.


  1. Filippesi 4,8
  2. Romani 12,15; vedi anche 1 Corinzi 12,25-26
  3. Genesi 1,31; 2,3
  4. Mike Robbins è un conferenziere motivazionale e un life coach