Nella Compagnia dell’anello,[J.R.R. Tolkien, 1954.] la regina Galadriel, l’elfa “Signora della luce”, regala a Frodo una fiala di cristallo che contiene la luce della stella di Eärendil. «Splenderà ancor più luminosa, quando sarai immerso nella notte», gli promette; e difatti, nel corso della loro ricerca, Frodo e Sam usano la luce in diverse occasioni per evitare i pericoli.
La Fiala di Galadriel non era solo una lampada per illuminare il loro cammino fisico, ma poteva anche infondere coraggio e speranza in chi la portava. Un dono simile ci sarebbe davvero utile nel nostro cammino nella vita, ma anche la luce di Eärendil a volte si affievoliva in un ambiente ostile. Questo numero di Contatto parla di una luce ancora più potente, che niente è in grado di offuscare.
Parlando di sé, Gesù disse: «La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno sopraffatta. Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».[Giovanni 1,5; 8,12 NR.]
La luce di Dio ha il potere di calmare il dolore delle ferite e guarire la solitudine e le malattie dell’anima. Nei solchi della disperazione può piantare i semi della speranza e può rischiarare le più profonde valli della disperazione. Può illuminare la strada e guidarci attraverso la notte più buia fino a una nuova alba.
Anche se incontriamo difficoltà e avversità lungo il cammino, anche se a volte ci sembra di essere accerchiati dal buio della paura, della preoccupazione o del dubbio, possiamo confidare che la luce e l’amore di Dio saranno sempre con noi. «Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà».[Salmi 46,1.] Non ti lascerà e non ti abbandonerà».[Deuteronomio 31,6.]
Possa Dio essere per te una luce nell’oscurità, quando tutte le altre luci si spengono.