Esistono centinaia di libri e di blog su come crescere i figli. Si possono trovare innumerevoli modi su come far addormentare il tuo bebè e come vestirlo, come dare da mangiare al bambino e poi come insegnargli a leggere, ci sono decine di tecniche per motivarlo. Comincia a cercare libri e suggerimenti su come gestire gli adolescenti e il mercato si assottiglia in modo significativo. Penso anche di sapere perché. Noi genitori di adolescenti non vogliamo attirare troppa attenzione su di noi, perché non diventi penosamente ovvio che non sappiamo quel che facciamo! Ho alle mie spalle una decina d’anni come madre di tre adolescenti; tuttavia, mi sento ancora incompetente al riguardo.
Quello che posso dire, in questa stagione finale di “Infanzia”, è che ho sentito Dio fare una delicata ristrutturazione del mio cuore, perché mi mostra che non sono io il pezzo che tiene tutto insieme grazie alla mia bontà, alla mia saggezza o alla mia presenza. Non sono neanche la distruttrice del loro futuro a causa delle mie mancanze. Si tratta sempre meno di me.
È inquietante fare la transizione da madre di piccoli la cui sopravvivenza dipendeva letteralmente dalla mia presenza quotidiana a un ruolo più di istruttrice. A volte ho il cuore in gola, quando li vedo in difficoltà o feriti mentre rifiutano aiuto o consigli. A volte rabbrividisco per le cose che fanno o dicono, sapendo che potrebbero ritorcersi contro di loro, ma non posso proteggerli dalle lezioni della vita – e non voglio nemmeno farlo. La maggior parte del tempo, chiaramente, è splendido vederli riuscire, avere successo, imparare, maturare e crescere.
Esito a chiamarli consigli, perché non voglio suggerire di saperne più di chiunque altro, ma ecco alcune cose che oggi mi aiutano:
Prega. La preghiera è un posto sicuro. Posso individuare timori, speranze e sogni e poi affidarli tutti a Gesù.
Lascia correre. Cerco di non rimanere bloccata nell’idea che la vita dei miei figli debba andare in un modo particolare. Ci sono molti cambiamenti.
Stai al loro fianco. Hanno pur sempre bisogno di un istruttore, una guida e un supporter. Posso esserlo.
Dà loro il tuo tempo. Il tempo si traduce in amore. Dedicare del tempo alle loro esigenze è di grande aiuto. Pulisci la loro stanza di tanto in tanto, impara un po’ di ciò che li interessa, parla con loro (anche se per lo più vogliono farlo la sera tardi).
Comunica fiducia. È molto importante dimostrare fiducia nella loro capacità di risolvere le cose e lasciarli liberi di sbagliare, imparare e provarci di nuovo.
Indirizzali a Gesù e alla parola di Dio. Lui non smette di essere fedele solo perché la loro fede vacilla.
Chiedetemelo di nuovo fra un anno e sono certa che avrò altro da dire – e forse qualcosa da ritrattare. Sto imparando, però; ancora più importante, sto imparando a imparare. Buona fortuna a tutti noi.