Mi ricordo benissimo gli uomini del quartiere che ogni sera dopo il lavoro si ritrovavano in un terreno incolto di fianco a casa nostra per una partita di «horseshoes», o ferri di cavallo. Il ritmo della vita era molto più rilassato quando ero bambino. Si lavorava dalle otto alle cinque, poi si smetteva e si faceva una partita.
Forse non conoscete il gioco dei «ferri di cavallo». Un ferro di cavallo, o una barra di metallo a U, viene lanciato verso un piolo fissato nel terreno dentro a un quadrato di sabbia o segatura, a circa dodici metri di distanza. Il giocatore che arriva più vicino al piolo vince. Quando il ferro di cavallo finisce attorno al piolo, la mossa si chiama «l’anello».
Era il momento perfetto per fare quattro chiacchiere. Tutti parlavano degli ultimi problemi, dei loro successi, o dei fatti del giorno. Naturalmente io non capivo molto, ma potevo vedere che si divertivano.
Tutto ciò scomparve con l’arrivo della televisione. Man mano che una famiglia comprava una TV, la gente spendeva sempre meno tempo a giocare insieme, ma passava la serata di fronte alla nuova meraviglia, con le sue sfarfallanti immagini in bianco e nero. Era solo l’inizio.
Secondo una ricerca del 2014, gli italiani passano circa un terzo del tempo in cui sono svegli usando apparecchi elettronici: guardando la televisione, viaggiando su Internet e comunicando tramite i social media. Anche se minore della maggior parte dei paesi, la media giornaliera di cinque ore e ventotto minuti occupa l’equivalente di tutto il tempo libero di una persona.[Vedi http://www.lopsicologodiinternet.it/quante-ore-al-giorno-gli-italiani-passano-su-smartphone-tv-tablet-computer/]
I primi voli commerciali sono iniziati solo cent’anni fa. Oggi più di otto milioni di persone in media, volano ogni giorno.[Vedi http://www.iata.org/pressroom/pr/Pages/2013-12-30-01.aspx.] È improbabile che questa velocità di abbia reso più felici. E non credo che i progressi della tecnologia ci abbiano dato la pace spirituale.
Corriamo dalla nascita alla morte, senza quasi il tempo di fermarci ad annusare una rosa. Fa’ di più, fallo meglio, fallo ieri, fai soldi in fretta … o fai debiti in fretta. Mangia in fretta, lavora in fretta, viaggia in fretta, parla in fretta. «Vivi in fretta» sembra il nostro slogan.
A volte in questo stile di vita rapido ci sottoponiamo a così tanto stress che facciamo fatica a reggerlo. A volte siamo sotto stress e non ce ne accorgiamo neanche. Durante una recente visita dal dentista ho scoperto che i miei denti avevano delle incrinature. Il dentista mi ha spiegato che apparentemente lo stress mi faceva mordere e digrignare i denti nel sonno.
Si sono fatti molti studi sullo stress, perché inefficienza, mancanza di produttività e assenteismo – tutti riconducibili allo stress sul posto di lavoro – rubano miliardi ogni anno all’economia. Che cura abbiamo, allora? Non possiamo far tornare indietro l’orologio, né vogliamo farlo. Viviamo in un mondo diverso da quello di ieri e dobbiamo adattarci. Alcune soluzioni pratiche suggerite da questi studi, sembrano abbastanza facili da mettere in atto:
- Dedicarsi al giardinaggio.
- Rimettere in ordine la casa o il posto di lavoro.
- Dare più amore e affetto e accettarlo quando è ricambiato.
- Farsi fare un massaggio.
- Cercare di avere relazioni affettuose.
- Fare cambiamenti nella dieta e nelle attività fisiche, tipo bere meno alcool e meno caffè, smettere di fumare.
- Fare esercizio fisico, specialmente in mezzo alla natura.
- Fare tre complimenti sinceri al giorno alle persone che lavorano con noi.
- Farsi un bel riposo.
- Farsi una bella risata.
- Ascoltare musica dolce.
- Fare una mini-vacanza.
- Accarezzare un animale domestico.
Tutti questi suggerimenti pratici sono utili, ma trovare «la pace che sorpassa ogni comprensione»[Filippesi 4,7.] richiede di più. Bisogna ascoltare per un attimo quella piccola voce sommessa dentro al cuore, che ci rassicura che Dio ci ama ancora nonostante le nostre colpe.
Oggi dedica un momento alla preghiera, per trovare riposo per lo spirito. I problemi che hai di fronte svaniranno quando farai prova del meraviglioso amore divino. Una profezia su Gesù, data poco prima della sua nascita, diceva che avrebbe «diretto i nostri passi sulla via della pace»[Luca 1,79.] Ti auguro di seguire la via che ti indica.
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Il dono della pace
Caro Gesù, Tu sei il Principe della Pace.[Vedi Isaia 9,6.] T’invito a entrare nel mio cuore e farmi dono di questa pace. Voglio trovare riposo in Te, ance in mezzo al trambusto della vita quotidiana, e confidare in Te per una vita eterna.
Suo per sempre, suo soltanto:
chi mi separerà dal mio Signore?
Cristo può dare un ristoro gioioso
a un cuore che è pieno d’amore.
Ciò che un giorno m’allarmava
più non disturba il mio riposo,
accolto dalle sue braccia eterne,
rimango stretto al suo petto amoroso.
Oh, restare qui uniti per sempre,
abbandonando ogni cura e pensiero,
mentre Lui mi sussurra all’orecchio:
«Tu sei mio, e il mio amore è sincero».