Ho fatto una gita in auto con la mia famiglia, fino a Pikes Peak, la cima più alta delle Montagne Rocciose, a circa 4.300 metri. Da lì c’è una vista mozzafiato su laghetti montani, formazioni rocciose, foreste e montagne elevate da tutti i lati. L’intero scenario è rimasto impresso nella memoria collettiva della nostra famiglia, per essere evocato più e più volte.
So che ci sono molti modi di ammirare la natura e godere della sua magnificenza. Un entusiasta della fauna può meravigliarsi alla vista delle creature che abitano in una zona, un appassionato di geologia sarebbe colpito dalle storie che le montagne raccontano, un drogato d’adrenalina si esalterebbe per una scalata su una parete altissima o per qualche altro sport ancora più estremo. Quello che io ho visto, però, era un’immensa manifestazione di Dio.
Rimango stupefatta da come Dio abbia creato questi spettacoli stupendi che né io né l’umanità certamente ci meritiamo. Pur conoscendo la nostra natura peccatrice, ha creato lo stesso questo mondo meraviglioso. In qualche modo ha collegato gli esseri umani alla creazione e gli uni con gli altri. Attraverso la natura fisica – le montagne, gli oceani, le foreste, i deserti, le pianure e l’acqua – abbiamo un’idea della sua natura: durevole, stupenda, terribile e donatrice di vita.
Per di più, chiunque può conoscere le sue meraviglie, qualunque atteggiamento abbia riguardo a Dio. La Bibbia dice che Lui manda la pioggia sui giusti e sugli ingiusti, manifestando il suo amore per tutta l’umanità. La sua creazione dimostra il suo desiderio di prendersi cura del mondo e la sua fedeltà nei nostri confronti nonostante le nostre azioni. La creazione, la natura, si rinnova e dimostra continuamente speranza e promessa, perfino dopo disastri e catastrofi.
Mi sento insignificante, solo una piccola nota in una sinfonia fantastica e grandiosa. Allo stesso tempo, però, spero che anche tu possa avere l’opportunità di stare in piedi sulla cima del mondo, così che la tua anima possa esclamare con la mia: Quanto sei grande, o Dio!
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La medicina migliore per chi ha paura, è solo o infelice è uscire da qualche parte dove possa restare in silenzio, da solo con il cielo, la natura e Dio. Perché solo allora uno sente che tutto è proprio come dovrebbe essere. —Anna Frank (1929–1945)
Che si tratti di un ciottolo nel letto di un fiume o della vetta d’una montagna imponente, vedo tutto nel mondo come un capolavoro del Signore. Quando dipingo, cerco di rappresentare la bellezza della creazione divina. […] Poiché vedo la pace, la serenità e la contentezza di Dio, cerco di catturare sulla tela quelle sensazioni. La mia visione di Dio stabilisce la mia visione del mondo. —Thomas Kinkade (1958–2012)