Una volta stavo parlando con un’agente di viaggi e nel corso della conversazione cominciammo a parlare di Dio. «No, non credo in Dio», disse lei. «Se ci fosse un Dio, perché c’è tanta sofferenza nel mondo? Perché migliaia di persone muoiono di fame ogni giorno? Che razza di Dio permetterebbe il divampare di terribili malattie? E perché il mio migliore amico è rimasto invalido in seguito a un incidente d’auto? Perché poi non ha fermato Hitler?»
«Sono ottime domande», risposi, «ma vedi, se Dio avesse fermato Hitler, per esempio, dovrebbe anche impedire il libero arbitrio di ogni altra persona. La Bibbia dice: “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”.11 Quindi, Dio avrebbe dovuto impedire a tutti quanti nel mondo di fare qualunque cosa, giusta o sbagliata. Fin dall’inizio, Dio avrebbe dovuto intervenire e interferire con il libero arbitrio e la facoltà di scelta che ha dato a ognuno di noi per permetterci di scegliere tra il bene e il male».
«Ma non sarebbe stato meglio se ci avesse creato in modo che fossimo tutti buoni?», replicò lei.
«Se Dio avesse voluto dei robot, avrebbe potuto programmare ognuno di noi perché facessimo solo il bene e amassimo Lui. Ma ci ha dato libero arbitrio perché scegliessimo di amarlo spontaneamente. Non saresti poi così felice se i tuoi figli ti amassero solo perché sono costretti a farlo, non ti pare?»
Perplessa, mi rispose: «No… Ma cosa c’entra con la sofferenza?»
«C’entra, perché siamo stati messi sulla terra per scegliere tra il bene e il male», le spiegai, «per scegliere di seguire Dio o di andare per conto nostro. Le scelte sbagliate sono la causa principale di tutta la sofferenza, la miseria, il dolore, di tutte le malattie, le guerre, i problemi economici di oggi. Invece di scegliere di amare Dio e obbedirgli, scegliamo di fare le cose a modo nostro e a volte finiamo per subire le conseguenze delle nostre scelte sbagliate. La Bibbia spiega che “c’è una via che all’uomo sembra buona, ma alla fin fine conduce alla morte».2
Questa conversazione mi ha spinto a pensare a quante delle sofferenze nel mondo sono causate dall’umanità stessa, come l’infinita sofferenza che ha causato combattendo guerre in cui milioni di persone sono rimaste uccise e mutilate. Martin Lutero descrisse la guerra come «il flagello più grande che possa affliggere l’umanità. Distrugge religioni, nazioni e famiglie. Qualunque altro flagello sarebbe preferibile».
Dobbiamo incolpare Dio per le guerre combattute dagli uomini? La Bibbia dice: «Da dove vengono le lotte e i contrasti che ci sono tra voi? Vengono dalle passioni che continuamente si agitano e combattono dentro di voi». 3 Le sofferenze causate dalla guerra non sono colpa di Dio, ma dell’egoismo, dell’avidità e della sete umana di potere, gloria e guadagni.
Nella nostra epoca, lo stress, la fretta, l’ansietà e la tensione della vita moderna spesso provocano malattie psicosomatiche, come emicranie, ulcere e problemi cardiaci. Non abbiamo imparato ad affidare a Dio tutte le preoccupazioni, come ci consiglia la Bibbia in 1 Pietro 5,7, ma permettiamo che la nostra mente agitata e inquieta causi malattie fisiche, mentre cerchiamo di stare al passo con il ritmo crescente della società moderna. Nel frattempo, possiamo rovinarci la salute anche fumando, bevendo troppo o assumendo sostanze dannose per la mente e il corpo.
Per un altro esempio di sofferenze causate dall’uomo, guarda i milioni di persone che soffrono la fame ogni anno in alcune parti del mondo, mentre in altre parti ci sono eccedenze di cibo. Dio ha provveduto più che a sufficienza perché nessuno abbia fame. Mentre in alcune parti i prodotti in eccedenza sono immagazzinati o distrutti, in altre nazioni le persone patiscono la fame.
Ovviamente, il motivo per cui in tutto il mondo milioni di persone soffrono privazioni, povertà e squallore è in gran parte l’egoismo degli altri. Se tutti condividessero le proprie ricchezze o le proprie terre come dovrebbero, o se investissero in lavori e industrie per creare impiego, se pagassero salari equi e ci fossero prezzi giusti per il lavoro e i prodotti dei poveri, ci sarebbe abbastanza per tutti. La Parola di Dio consiglia spesso, anzi, comanda a chi ha in abbondanza di condividere con chi non ha, perché non vuole che i poveri soffrano.
Da ultimo, dobbiamo anche ricordare in che modo Dio usa le sofferenze per il bene nella nostra vita. Dolore e sofferenza spesso fanno emergere il meglio delle persone, compassione, amore e preoccupazione per gli altri. La sofferenza dovrebbe darci forza e aiutarci a dare forza agli altri. La Bibbia dice: «Consoliamo gli altri con la stessa consolazione che riceviamo da Dio».44 A noi cristiani dona il desiderio di condividere la soluzione eterna ai problemi e alle sofferenze di tutti: Gesù!
«Perché Dio permette la sofferenza?» è una delle grandi domande nella vita. Anche se leggendo la sua Parola possiamo comprendere molte delle sue cause, ci sono cose che non capiremo mai completamente fino alla prossima vita, quando potremo vederle come le vede Dio.
La Parola di Dio ci promette che per quelli che lo amano ogni sofferenza avrà termine e Lui «asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e non ci sarà più la morte, né cordoglio né grido né dolore, perché le cose di prima saranno passate».5
Fino a quel giorno perfetto dovremo continuare a sopportare alcune sofferenze, ma la ricompensa che ci attende in Cielo supera di gran lunga tutta la pena e il dolore che possiamo provare sulla terra. Come disse l’apostolo Paolo: «Io ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non sono affatto da eguagliarsi alla gloria che sarà manifestata in noi».6