Ti piacerebbe un gioco in cui competi solo con te stesso e allo stesso tempo fai del bene? Che ne dici del “gioco dei cuori?”
L’anno scorso mia figlia ha scoperto che il cancro al seno le era tornato. Notte dopo notte la mia mente si è ritrovata immersa in pensieri deprimenti e disperati. È stato un inverno lungo e freddo. Non trovavo più gioia né conforto nelle cose che avevo amato, come il bel manto bianco della neve invernale. Ho cominciato a odiare la neve e l’aria gelida. Non vedevo l’ora di un po’ di raggi di sole caldi che spezzassero quel buio cupo!
In maniera inaspettata, un po’ di quel sole è arrivato.
Stavo chiacchierando con un amico e casualmente ho accennato che mentre ero in treno mi ero messa a parlare con una persona e che «è stato davvero bello prestare attenzione a qualcun altro». «Mi sembra fantastico!» ha detto. «Facciamone un gioco». Così abbiamo cominciato a scambiarci storie di persone che avevamo conosciuto e con cui si era creata una connessione, o che in qualche modo avevamo aiutato. Oltre a fare del bene, questo mi ha aiutato a distrarre la mente in un momento molto difficile della vita, costringendomi a cercare opportunità e storie da raccontare al mio amico.
Da allora abbiamo allargato il gioco a un gruppo di volontari con cui lavoriamo nelle strade di Fiume e lo abbiamo introdotto anche nel nostro campo estivo per i giovani.1
Ecco le regole del gioco:
- Fare piccoli atti amorevoli per qualcuno, preferibilmente degli estranei, persone che s’incontrano per caso mentre si va a scuola, al lavoro o durante una passeggiata.
- Non bisogna per forza parlare per fare questi atti di bontà.
- Il gioco si può fare dappertutto, in qualsiasi momento del giorno, da soli o con altri.
- Non ci sono tattiche segrete. Anzi, è meglio condividere segreti ed esperienz, anche se l’idea è non vantarsi delle proprie opere buone.
L’obiettivo del gioco è accrescere la consapevolezza del bisogno universale di amore e rendersi conto che l’amore non si esaurisce mai; possiamo passarlo ad altri e spesso ci viene restituito all’istante. Dimostra anche l’importanza delle piccole cose, l’influenza che possiamo avere sugli altri senza per forza dover fare qualcosa d’insolito o di grande.
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Come possiamo cambiare il mondo? Con un casuale gesto di bontà alla volta. — Morgan Freeman (n. 1937)
Ho scoperto che sono i piccoli gesti quotidiani delle persone comuni che tengono a bada le tenebre… piccoli gesti d’amore e di bontà. —Gandalf (J.J. Tolkien, in Lo Hobbit)
- Vedi il Gioco dei cuori in azione qui: https://www.youtube.com/watch?v=Ew2Iu-VEVKc. ↑