Vorrei poteste incontrare tre persone che mi hanno colpito molto lo scorso anno. Il primo era l’inserviente di una tavola calda, che venne a sparecchiare il mio tavolo; sebbene fosse su una sedia a rotelle, era così carico di simpatia che non mi sorpresi quando il proprietario mi confidò che lo considerava il suo dipendente migliore. «Molta gente torna qui più per lui che per il cibo», scherzò.
Il secondo era un mendicante cieco il cui sorriso e le cui sincere parole di benedizione mi fanno tornare da lui ogni volta che passo nella zona. Gesù affermò che c’è una maggior benedizione nel dare che nel ricevere; vedendo il mio amico cieco uno riesce a crederci.
La terza era una cassiera di mezz’età, il cui augurio di “buona giornata” – dopo chissà quante ore passate in piedi – fu così sincero che trasformò completamente la mia giornata. Naturalmente diceva la stessa cosa a ogni cliente, ma quel giorno io stavo proprio affogando e lei mi lanciò un salvagente.
Che cos’hanno le persone di questo tipo, che ci fa provare invidia, magari non proprio della loro situazione, ma del loro carattere allegro? Quasi angeli in incognito, questi improbabili campioni di allegria sembrano chiamarci a unirci alla squadra degli ottimisti.
Volendo scoprire il loro segreto, ho cercato in loro un comune denominatore: in che modo non solo sono in grado di superare le difficoltà, ma riescono addirittura a trascinare gli altri con sé. Credo di averlo trovato: sono così sinceramente grati di quello che hanno, che non sprecano tempo a desiderare che le cose siano diverse. Una vittoria del genere viene solo dalla consapevolezza e dalla sicurezza di essere amati da Dio.
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«Anche se siamo incompleti, Dio ci ama in maniera completa. Anche se siamo imperfetti, Lui ci ama in maniera perfetta. Anche se possiamo sentirci smarriti e senza bussola, l’amore di Dio ci trova e ci abbraccia. Ama ognuno di noi, anche chi è imperfetto, respinto, difficile, afflitto o spezzato». — Dieter F. Uchtdorf (n. 1940)
«Nel mondo esistono due tipi di persone. Ci sono quelle che cercano istintivamente ogni opportunità di essere una “vittima” e quelle che cercano ogni possibilità di superare gli ostacoli – indipendentemente dal loro posto nella vita e da ciò che succede attorno a loro. Siamo tutti individui forti. Usiamo quella forza per creare qualcosa di bello!» — Christopher Hawke