La qualità del nostro lavoro dipende dagli atteggiamenti e dalle azioni di ogni giorno. Ecco alcuni pensieri da tenere in mente se vogliamo eccellere.
- Offriti volontario
Nella vecchia favola, la Gallinella Rossa voleva fare il pane, così chiese agli animali del cortile di aiutarla a raccogliere il grano, ma improvvisamente tutti erano troppo occupati, così lo fece da sola. Più tardi chiese chi poteva aiutarla a macinare il grano e mischiare la farina e gli altri ingredienti; di nuovo, tutti erano troppo occupati. Dopo aver chiesto aiuto diverse volte, finì per fare tutto il lavoro da sola. Il risultato, però, fu che tutti gli animali persero l’occasione di godersi il pane.
Cerchiamo di non essere come loro. Se il tuo capo e i tuoi colleghi sanno di poter contare su di te per fare quel passo in più quando ce n’è bisogno, finiranno per dipendere dalla tua disponibilità e dalla tua buona volontà di fare le cose. Dimostrare iniziativa porta a più fiducia, ricompense e responsabilità.
Nella Bibbia, Davide si offerse di combattere contro il gigante Golia, salvò la situazione e si conquistò il favore del re Saul. Un altro esempio è quello di Isaia quando si offrì di essere un messaggero per Dio, dicendo: «Eccomi, manda me!» 1
- Fa’ attenzione ai dettagli
L’attenzione ai dettagli dice molto su una persona. Se non ti preoccupi di scrivere una parola (o un nome) correttamente o di controllare bene i fatti, gli altri daranno per scontato che non farai bene neanche le altre cose. Gesù ha detto: «Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto».22
Se vai in un ristorante e il bagno è sporco, potresti preoccuparti anche della pulizia della cucina e decidere di andare a mangiare da un’altra parte. Anche se potrebbe trattarsi di un lavoro fatto male solo quel giorno, può lo stesso avere un cattivo effetto per la reputazione del locale.
In qualsiasi lavoro, l’attenzione personale ai dettagli dimostra agli altri che possono fidarsi di te perché ti sforzerai di fare le cose per bene.
Nel libro dei Proverbi si dice: «La mano pigra fa impoverire, la mano operosa arricchisce». 3
- Evita i pettegolezzi
Paolo ammonì gli Efesini: «Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca; ma piuttosto, parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano». 4
I pettegolezzi potrebbero sembrare cose innocenti, ma le parole hanno un modo tutto loro di tornare indietro a pungerti. Se non diresti una cosa personalmente a qualcuno, probabilmente non sarebbe una buona idea parlarne ad altri. Socrate, il filosofo greco ritenuto uno dei fondatori della filosofia europea, disse: «Le grandi menti discutono sulle idee, le menti normali discutono sugli avvenimenti, le menti piccole discutono sulle persone».
- Sii affidabile
Il tuo capo conta su di te e a meno che tu sia davvero malato, saltare una giornata di lavoro deluderà sia lui che i tuoi colleghi. Potresti anche cavartela fingendo una malattia per non andare al lavoro, ma la gente comincerà a vederti come una persona che combina guai e lascia che siano gli altri a porvi rimedio.
Paolo disse ai Tessalonicesi: «Sentiamo che alcuni tra di voi si comportano disordinatamente, non fanno nulla, ma sprecano il tempo in sciocchezze. Questi tali ordiniamo ed esortiamo a lavorare in pace e guadagnarsi il loro pane». 5 Secondo alcuni, il termine greco originale usato per «comportarsi disordinatamente» significava scansare il lavoro.
- Non stare senza far niente
Invece di sprecare tempo dopo aver terminato un compito, guardati in giro e vedi se c’è qualcos’altro da fare.
Nella Bibbia, Geroboamo fu un ottimo esempio di questo. Quando il re Salomone vide come lavorava bene, lo incaricò di tutta la forza lavorativa della casa di Giuseppe. 6 Puoi scommettere che non avvenne perché stava seduto a far niente ogni volta che ne aveva l’occasione.
- Sii gentile
Questo è un argomento importante e per certi aspetti potrebbe sembrare ovvio, ma copre tutto, dall’avere buone maniere all’essere gentili con il portinaio o con quel collega un po’ fastidioso. Il modo in cui tratti gli altri influenza il modo in cui loro ti vedono. Le persone gentili e con cui è facile lavorare finiscono per avere più referenze, contatti e amici.
Questo ha anche un impatto enorme sulla tua riuscita negli affari. Nel suo libro Come trattare gli altri e farseli amici, Dale Carnegie spiega che la cortesia e la dimostrazione di un sincero interesse negli altri sono spesso chiavi per il successo. Il suo libro contiene una vasta collezione di aneddoti su persone affermate che s’interessavano agli altri e dimostravano cortesia nei loro rapporti.
Uno dei miei preferiti è quello di un commerciante di nome Duvernoy che voleva diventare il fornitore di pane di un certo albergo di New York. Da anni, ogni settimana, cercava di ottenere un appuntamento con il direttore per presentare i suoi prodotti, senza alcun successo.
Dopo aver imparato il principio di avere rapporti umani positivi, decise di metterlo alla prova. Scoprì che il direttore faceva parte dell’Associazione dei Maître d’Hotel d’America con tanto entusiasmo che partecipava a ogni conferenza ed evento e si era perfino candidato alla sua presidenza.
La volta successiva che Duvernoy incontrò il direttore, accennò all’associazione. Il direttore, che ovviamente amava l’argomento, passò mezz’ora a parlarne. «In tutto quel tempo non parlai assolutamente di pane», ricorda Duvernoy, «ma alcuni giorni dopo, la portineria dell’albergo mi telefonò per chiedermi di presentarmi con campioni e prezzi. Il portiere mi accolse dicendo: “Non so cos’ha fatto al vecchio, ma è davvero entusiasta di lei!”»
Carnegie disse. «Puoi fare più amici in due mesi interessandoti agli altri, di quanti ne potresti fare in due anni cercando di far interessare gli altri a te».
- Chiedi un’opinione
Ho letto un articolo che suggeriva di sentire ogni tanto dal tuo principale o dai tuoi colleghi come te la stai cavando sul lavoro e di chiedere come puoi migliorare. Questo dimostra che sei una persona attenta che prende sul serio quello che fa.
Se l’apostolo Paolo stesse scrivendo oggi, probabilmente direbbe qualcosa come: «Dipendenti, obbedite ai vostri capi terreni con premura e rispetto, come se serviste Cristo». 7 Il tuo modo di comportarti e le interazioni con i colleghi e i capi la dicono lunga su di te come persona e influenzano il tuo esempio come Cristiano.
Nella Bibbia Re Davide pregava sempre per chiedere in che modo avrebbe potuto migliorarsi. In un salmo dice: «O Signore, fammi conoscere le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua verità e istruiscimi». 8
Anche Mosè chiedeva regolarmente a Dio: «Se davvero ho trovato grazia ai tuoi occhi, indicami la tua via, così che io ti conosca, e possa trovare grazia ai tuoi occhi». 9
- Niente storie d’amore in ufficio
Non è una regola fissa – anche se varie ditte hanno regole al riguardo, quindi è importante conoscerle e seguirle – ma gli esperti spesso raccomandano di tenere le storie d’amore lontano dal posto di lavoro.
Rapporti sociali e amicizie vanno benissimo, ma tieni sempre in mente i tuoi obiettivi e non farti distrarre da altre cose.
- Mantieni un aspetto professionale
Il tuo aspetto e il tuo modo di vestire si ripercuotono sull’immagine della ditta per cui lavori o sul servizio che rendi. Alcuni lavori hanno un codice d’abbigliamento; se nel tuo non c’è, osserva le persone più influenti. Immagina di essere in ascensore con il direttore generale della tua azienda e vestiti ogni giorno per quell’eventualità. Questo è ancora più importante quando ti presenti per un’intervista di lavoro, perché la prima impressione è la più importante.
Anche se la Bibbia indica chiaramente che Dio è più interessato a quello che c’è nel nostro cuore, ci ammonisce anche che «l’uomo guarda all’apparenza». 10 Assicurati di avere un bell’aspetto e dimostra rispetto per la posizione che hai o desideri.
- Dimostra apprezzamento
Se qualcuno non fa bene il suo lavoro, diglielo. Se qualcuno ti aiuta, ringrazialo. Un’altra cosa buona da fare è parlare bene degli altri quando non sono presenti, perché se qualcuno glielo riferisce ha più valore di quello che potresti dirgli personalmente.
Al ritmo con cui si muove il mondo oggi, è facile dimenticarsi del valore di poche parole semplici. Pochi minuti presi per dimostrare apprezzamento ai tuoi colleghi per il loro lavoro bastano a farli sentire considerati.
Dale Carnegie ha scritto: «Non c’è bisogno di aspettare molto peri usare questa filosofia dell’apprezzamento. Puoi utilizzare la sua magia quasi ogni giorno».
Far sentire apprezzati e importanti i tuoi colleghi è la chiave per avere successo e per lavorare bene insieme. Potrebbe sembrare una cosa da niente, ma ottiene grandi risultati.
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Niente al mondo può rimpiazzare la costanza. Non il talento: niente è più comune di persone di talento che non hanno successo. Non il genio: la genialità incompresa è quasi un proverbio. Non l’istruzione da sola: il mondo è pieno di barboni istruiti. Solo la costanza e la determinazione sono onnipotenti. —Calvin Coolidge (1872–1933)
Il talento costa meno del sale. Quello che separa una persona di talento da una di successo è un sacco di lavoro duro. —Stephen King (n. 1947)