«Quando abbiamo di che mangiare e di che coprirci, saremo di questo contenti».1 Mi sono venute in mente queste parole mentre lavavo i piatti della colazione. Era davvero possibile? Potevo davvero dirmi soddisfatto non avendo altro che cibo e vestiti? L’apostolo Paolo scrisse: «Ho imparato ad essere contento nello stato in cui mi trovo».2 Io no. Ci sono decisamente stati dei momenti in cui avrei voluto alcune delle cose che avevano gli altri. Non sempre ero soddisfatto. Come potrei essere contento solo con cibo e vestiti? — mi chiesi, mentre finivo di lavare i piatti.
Quasi in risposta alla mia domanda, la mia attenzione fu attirata dalla mia nipotina Kylie, che all’epoca aveva solo sette mesi; era lì che giocava in silenzio, succhiando una fetta di mela. Decisamente sembrava contenta, l’immagine perfetta della pace e della tranquillità. Ma che cosa aveva, poi? Un pannolino e una fetta di mela, però era perfettamente contenta.
Ecco la mia risposta. Kylie non si preoccupava se domani avrebbe avuto del cibo, o se avrebbe terminato i pannolini. Aveva cibo, aveva vestiti ed era perfettamente contenta, confidando che sua madre si sarebbe presa cura di lei e le avrebbe dato esattamente ciò di cui aveva bisogno, quando ne avrebbe avuto bisogno.
Mi resi conto che anch’io avrei dovuto essere così, felice e soddisfatto di ciò che Dio mi dà, confidando che si prenderà cura di me e mi darà le cose di cui ho veramente bisogno. Adesso lo sono. Non solo ho cibo e vestiti e altre comodità materiali, ma ho cose che milioni di persone nel mondo non hanno. Ho Gesù e il suo regalo la salvezza. Ho mia moglie, la mia famiglia, una buona salute, ho degli amici. Ho davvero tutto ciò di cui ho bisogno e sono davvero contento!