Finora ho passato tutta la mia vita nell’emisfero settentrionale e di conseguenza il mio corpo è programmato a riconoscere il calo delle temperature e l’accorciamento dei giorni come segnali sicuri dell’avvicinarsi del Natale.
Della stagione natalizia mi piace tutto: i colori, le luci intermittenti, i regali, gli alberi di Natale, gli aromi, i sorrisi scambiati con estranei, il tempo che si passa con i propri cari. La maggior parte della musica natalizia è bella, ma devo ammettere che mi piacciono anche le canzoni un po’ pacchiane e ripetute più volte che si sentono nei centri commerciali o alla radio.
Anche se conosco Gesù da tutta la vita, ultimamente mi sono trovato più coinvolto nelle attività che circondano la festa e meno nel motivo per celebrarla. Ho avuto meno tempo degli altri anni di considerare come Gesù potrebbe desiderare che celebri il suo compleanno. La Bibbia non dà indicazioni precise su questo; comunque, c’è un versetto che potrebbe darci qualche indizio. In questo passo, Neemia dà qualche consiglio su come fare una festa: «Andate, mangiate cibi squisiti e bevete vini dolci — dice — e mandatene porzioni a chi non ha nulla di preparato».[Neemia 8,10.]
Penso che Gesù — che quando era sulla terra trasformò acqua in vino a un pranzo di nozze[Vedi Giovanni 2,1–11.] — vorrebbe che ci divertissimo. E proprio come ignorò la sua stanchezza per assistere gli altri,[Vedi Matteo 14,13–14.] penso che si preoccuperebbe anche di chi oggi è solo, anziano, ammalato o pieno di problemi, e che vorrebbe farci condividere la sua compassione con le persone con cui abbiamo la possibilità di farlo. Se facciamo del nostro meglio in entrambi gli aspetti di questo suggerimento, penso che il risultato sarà piuttosto vicino a quello che il Festeggiato spera di ricevere da noi.
Un bellissimo Natale a te e ai tuoi!