Ogni giorno è pieno di momenti felici per i quali potremmo ringraziare Dio, se solo ci fermassimo un attimo a riconoscerli. Questo esercizio di gratitudine si basa sulle cose che riconosciamo attraverso i nostri cinque sensi.

Vista

Ci sono molte cose belle da vedere, da quelle in natura, come gli alberi e i fiori, alle opere dell’uomo, come l’arte e l’architettura, alla vista di un’amica o della propria casa dopo un periodo d’assenza. Quali sono le vedute piacevoli che hai incontrato oggi? Ringrazia Dio per esse.

Udito

Il cinguettio degli uccelli, il suono della musica, o la voce di una persona cara al telefono, possono metterti un sorriso sulle labbra. Quali sono i suoni che ti hanno fatto piacere oggi? Ringrazia Dio per essi.

Gusto

Quando Dio fornì il cibo agli Israeliti durante i quarant’anni che passarono nel deserto, sembra che non si preoccupasse soltanto di dar loro qualcosa per sostentarli, ma anche qualcosa di buono. Il Salmista chiamò la manna, il cibo che appariva sul terreno ogni mattina, «pane degli angeli».[Salmi 78,25.] Da un’altra parte dice che «aveva il sapore delle focacce».[Numeri 11,8.]

Ripensa a quello che hai mangiato e bevuto oggi: che gusti hai assaporato? Ringrazia Dio per essi.

Olfatto

Il senso dell’olfatto è suggestivo. L’erba tagliata di fresco ci ricorda l’estate; un certo profumo o un’acqua di colonia ci ricordano una persona cara o un’amica; l’aroma di certi cibi può riportare alla mente luoghi ed esperienze del passato.

Che buoni odori hai sentito oggi? Che pensieri felici hanno provocato? Ringrazia Dio per essi.

Tatto

Possiamo vedere solo con gli occhi, odorare solo con il naso, gustare solo con la bocca e ascoltare solo con le orecchie, ma il senso del tatto è trasmesso da minuscole terminazioni nervose che ci coprono da capo a piedi. La punta di ogni dito da sola ha circa 2.500 ricettori.

Il tatto riempie tutte le nostre giornate. Pettiniamo i capelli dei nostri bambini e ne sentiamo la morbidezza. Una tazza di caffè o di tè ci riscalda la mano. Nelle giornate calde si spruzziamo in volto dell’acqua fresca. Che esperienze speciali hai avuto oggi, grazie al senso del tatto? Ringrazia Dio per esse.

Per sviluppare ulteriormente questo esercizio, prova a cominciare un diario di gratitudine sensoriale. Ogni sera, scrivi le tue esperienze del giorno. Basta un paio di parole; ciò che rende valido questo esercizio è quel momento di gratitudine e riflessione.