Fin dai miei giorni di scuola uno dei miei momenti più emozionanti era cominciare un quaderno nuovo. Quella prima pagina bianca e profumata, tutta pulita e perfetta, senza pieghe o orecchie, era così invitante e promettente! Forse era perché non ero sempre molto ordinata, e quella era una nuova opportunità di migliorare finalmente la mia calligrafia, o semplicemente perché provavo l’eccitazione di cominciare qualcosa di nuovo. Inevitabilmente, con il passar dei giorni, ritornavo trasandata e non vedevo l’ora di buttare via quel quaderno e cominciarne uno nuovo.

In seguito ho trasferito questo senso di anticipazione alle agende dell’anno nuovo. Venivano in tutti i tipi e le dimensioni — da quelle grandi, spesse e lussuose a quelle piccole, umili e tascabili, che entravano perfettamente nella borsetta più piccola, e finalmente a quelle elettroniche che semplicemente la facevano finita con la carta.

Alcuni anni fa, è cambiato qualcosa nella mia prospettiva. Per via dell’aumento di responsabilità nel mio lavoro, che richiedeva un maggior livello di organizzazione, ho cominciato a usare anche un grande calendario murale che mi permetteva di vedere tutto l’anno in un solo colpo d’occhio e dove potevo inserire tutti gli eventi futuri più importanti.

È stato allora che è cambiato anche il mio centro d’attenzione. Ho sentito il bisogno di avere una visione d’insieme dell’anno e non solo di alcune pagine pulite e perfette all’inizio. È fantastico iniziare con grande entusiasmo, con grandi proposte e le intenzioni migliori — non per niente dicono che chi comincia e a metà dell’opera — ma ho imparato che è altrettanto importante fare una proiezione di tutto il percorso fino alla meta finale, misurare le mie forze e rendermi conto che ci vorranno diversi passi per arrivare in fondo, per non parlare delle inevitabili cadute durante il cammino.

Tenendo in mente questo, le pagine migliori potrebbero essere tutte alla fine, o in qualsiasi punto del percorso, se è solo per quello.

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È arrivato un anno nuovo,
un altro anno da vivere;
da cui bandire timori, dubbi e crucci,
ma per amare, ridere e donare.
Ho ricevuto un anno nuovo
per vivere ogni giorno con gusto,
per crescere ogni giorno e cercare
di fare il massimo ed essere migliore.
Ho di nuovo un’opportunità
di rettificare le cose sbagliate,
di pregare per la pace, piantare un albero
e intonare altri canti di gioia.
William Arthur Ward (1921–1994)